C’è chi ha ipotizzato la definitiva fine di un periodo di recessione evidenziatosi nel corso del 2009. Sono stati poco meno di sei i miliardi di dollari guadagnati dal settore dell’advertising online, a stabilire il particolare record delle più alte entrate mai registrate nel primo trimestre d’attività annuale.
Entrate che infatti erano risultate superiori – 6,3 miliardi di dollari – negli ultimi tre mesi del 2009, in un periodo generalmente più redditizio per il settore della pubblicità a mezzo web, vista la concomitanza delle festività natalizie. I 5,9 miliardi registrati nella prima trimestrale del 2010 rappresentano tuttavia un incremento del 7,5 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Numeri recentemente forniti dall’ Interactive Advertising Bureau (IAB), in collaborazione con PricewaterhouseCoopers (PwC). “Stiamo osservando continui segnali da un mercato in crescita – ha spiegato David Silverman, assurance partner di PwC – L’industria dei media ha dovuto affrontare sfide molto serie nel 2009, che gettano tuttora una certa dose d’insicurezza sul recupero futuro”.
Silverman ha tuttavia sottolineato come i risultati relativi al primo trimestre del 2010 costituiscano un segno di salute e vitalità per i media online, permettendo agli inserzionisti di sfruttare al meglio le varie campagne pubblicitarie sul web. Una visione certamente incoraggiante per l’intero mercato della pubblicità connessa.
Ai positivi dati di IAB e PwC si sono infatti aggiunti quelli di comScore , che hanno mostrato come nei primi tre mesi del 2010 gli utenti statunitensi abbiano visualizzato in totale più di un trilione di display ads . Un incremento pari al 15 per cento rispetto allo stesso periodo nel 2009. Mille impression avrebbero così raggiunto un costo medio di 2,48 dollari.
Mauro Vecchio