Una ricerca Ipsos commissionata da Adyen fotografa un trend che non solo si conferma, ma che sembra accelerare sul suo percorso di trasformazione del modo in cui l’Italia pensa ed esegue i pagamenti. Il dato macroscopico, infatti, è già di per sé eclatante: secondo quanto indicato nella ricerca, il 63% dei pagamenti avviene già oggi in modalità cashless. La quasi totalità della popolazione attiva utilizza carte di credito ed il 29% utilizza sistemi di smart payments.
L’Italia del cashless
Si radicalizza, insomma, la semplice comodità del pagamento senza contante, con sempre più persone interessate a queste modalità di pagamento per le proprie transazioni. Il cashback ha sicuramente influito, la pandemia ha sicuramente accelerato il processo, ma comunque la trasformazione era in atto da tempo e le ricerche di oggi non fanno che confermare questo meccanismo evolutivo ormai innescato ed incontrovertibile. Così Lucia Spadaccini, Senior Researcher IPSOS Italia, legge i dati emersi dall’indagine:
La nostra indagine conferma come la crescita degli smart payments sia un trend ormai consolidato e che continuerà negli anni a venire. È interessante semmai notare che i dati oggi segnalano una porzione molto consistente (47%) degli attuali utilizzatori di carte come aperti verso l’adozione di nuovi strumenti. Aspetto che ci porta a ipotizzare un possibile passaggio a metodi smart. Un fenomeno che potrebbe svilupparsi a partire dalle fasce di età più giovani dove già oggi i profili orientati agli smart payments rappresentano ben il 45% della popolazione fra 18 e 24 anni.
Comodità e velocità di utilizzo sembrano essere in assoluto i player più importanti nel traghettare gli italiani nella nuova dimensione, mentre in quota minore se ne apprezzano la maggiore igiene ed il ridotto rischio di scippo. Così Adyen spiega il percepito dalle proprie aziende partner su questo tipo di fenomenologia per voce del country manager Philippe De Passorio:
Come abbiamo constatato con le nostre aziende clienti, la chiusura dei punti vendita durante i periodi di lockdown ha spinto i grandi marchi ad adottare nuove soluzioni di pagamento e a offrire servizi innovativi per andare incontro alle restrizioni e alle mutate esigenze di consumo. Con soddisfazione constatiamo che la stragrande maggioranza delle persone (87%) si ritenga soddisfatto della reazione messa in campo dai brand. Un processo di digitalizzazione accelerata al quale anche noi abbiamo contribuito e continueremo a farlo con le nostre soluzioni sviluppate per abilitare l’omnicanalità delle vendite.
L’evoluzione dei sistemi di pagamento e, al tempo stesso, l’incontro forzato che la pandemia ha determinato tra cittadini e strumenti digitali, ha permesso la detonazione di un meccanismo virtuoso che porterà il Paese sempre di più nella direzione del cashless. Il contante era e resta una componente importante, ma nella cultura degli italiani i pagamenti digitali hanno ormai una posizione consolidata. La direzione, insomma, è segnata.