Aereo, il servizio di ritrasmissione in streaming che si era incuneato nella normativa statunitense per aggirare l’obbligo di compensare i detentori dei diritti e offrire ai propri utenti la possibilità di assistere in diretta alla programmazione televisiva e di archiviarla come se fosse un servizio DVR, era stato sconfitto di fronte alla Corte Suprema: le autorità statunitensi avevano recepito le accuse dei broadcaster e lo avevano equiparato a un operatore via cavo, e Aereo aveva tentato di prenderle in parola . I responsabili del servizio si erano dichiarati disposti a fare domanda presso lo U.S. Copyright Office per ottenere la licenza di ritrasmissione e pagare quanto spetta alle emittenti. La licenza gli è stata negata, ma per il servizio delle microantenne, forse, non tutto è perduto.
A negare ad Aereo lo status di operatore via cavo è stato un giudice di New York che, incaricato dal Copyright Office di sciogliere la questione, ha emesso un’ingiunzione preliminare per impedire al servizio di rilanciare in diretta o in leggera differita i programmi televisivi. Secondo il giudice il sillogismo proposto da Aereo non regge: “se da una parte tutti gli operatori di TV via cavo possono effettuare delle ritrasmissioni – si spiega nella decisione – non tutti i soggetti che possono ritrasmettere sono necessariamente degli operatori di TV via cavo, e non c’è nulla nella decisione della Corte Suprema che suggerisce il contrario”.
L’ordinanza, per ora, non è definitiva, e il giudice si è limitato a decidere riguardo alla ritrasmissione contemporanea alla messa in onda dei programmi da parte delle emittenti. Ad Aereo, che non potrà impersonare il ruolo dell’operatore di TV via cavo per salvare il proprio business e per non inimicarsi i propri utenti a cui è stato sospeso il servizio, non resta che aggrapparsi alla celebre sentenza Cablevision, e auspicare di riciclarsi come servizio DVR, rinunciando alla ritrasmissione in diretta e agendo semplicemente come un videoregistratore virtuale. Anche in questo caso però, il tribunale non ha promesso clemenza .
Aereo, per ora, ha comunicato di essere al lavoro per valutare la decisione del giudice e stabilire le prossime mosse da compiere.
Gaia Bottà