Il gruppo di Redmond vuol far leva sulle abilità dell’intelligenza artificiale per integrare in Teams una nuova caratteristica in grado di interpretare le reazioni di chi partecipa come spettatore a una presentazione o a una riunione da remoto. È quanto descritto in un articolo comparso sulle pagine di New Scientist in merito al sistema AffectiveSpotlight messo in cantiere da Microsoft.
Gli algoritmi diranno se chi segue le riunioni si sta annoiando
Gli algoritmi sono istruiti in modo da riconoscere le espressioni facciali e le forme di comunicazione non verbale, analizzandole in tempo reale e restituendo immediatamente un feedback a chi è collegato in veste di oratore o moderatore. Insomma, si fa leva sull’IA per capire se chi ci sta seguendo e ascoltando è interessato oppure annoiato, d’accordo con noi o contrariato da ciò che stiamo dicendo, così da poterci regolare di conseguenza.
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Al momento AffectiveSpotlight dev’essere etichettata come un’intelligenza artificiale sperimentale, non destinata all’integrazione in Teams o in altri strumenti del gruppo a stretto giro. Di certo è un’ennesima dimostrazione di come la necessità di lavorare da casa in modalità smart working e di seguire le lezioni online della didattica a distanza abbiano spinto software house come Microsoft a investire sempre più su soluzioni destinate a questi ambiti.