L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha deciso di attivarsi per approfondire le pratiche commerciali di alcuni operatori online : da Tripadvisor ai servizi per la prenotazione dei viaggi online Expedia e Booking.
In particolare l’antitrust ha avviato un’ istruttoria nei confronti di Tripadvisor con l’ipotesi di pratica commerciale scorretta : numerose le segnalazioni pervenute al garante da parte di cittadini, di proprietari di strutture turistiche e dell’Unione Nazionale Consumatori, che accusano la piattaforma di recensioni user-generated di non adottare le necessarie misure di filtro e controllo per evitare commenti ingannevoli e non autenticamente postati dagli utenti delle strutture.
Per quanto riguarda invece i servizi di prenotazioni di viaggi online Expedia e Booking, l’accusa è quella di finire per ostacolare “la possibilità per i consumatori di trovare sul mercato offerte più convenienti attraverso gli accordi con le strutture alberghiere, la concorrenza sul prezzo e sulle condizioni di prenotazione tra i diversi canali di vendita”: a denunciare tale situazione sono Federalberghi, il gruppo Antitrust del Nucleo Speciale Tutela Mercati della Guardia di Finanza e Aica.
In particolare, a mettere nei guai Expedia e Booking sarebbero alcune clausole che vincolerebbero le strutture alberghiere a non offrire i propri servizi a prezzi e condizioni migliori tramite altre agenzie di prenotazione online, compresi i loro stessi siti Web : dal momento che le due rappresentano le maggiori piattaforme del settore, tali condizioni rischiano di limitare “significativamente la concorrenza sia sulle commissioni richieste alle strutture ricettive che sui prezzi dei servi alberghieri”.
Booking.com ha già riferito di voler collaborare e ha spiegato che già a febbraio – quando Federalberghi ha depositato la sua denuncia – aveva scritto ad AGCM rendendosi disponibile al dialogo.
Anche se le prenotazioni online rimangono le preferite degli utenti (un italiano su due prenoterà il prossimo viaggio con la mediazione del Web), già nel 2011 la Francia aveva condannato – seppur per situazioni diverse – Expedia e Tripadvisor. Il sito di recensioni, d’altronde, inquieta da tempo commercianti e associazioni di consumatori, preoccupati dalla mancanza di controllo sulle recensioni. Secondo ristoratori ed albergatori il problema del sito è che, da un lato, permette anche commenti anonimi, dall’altro non ha alcun mezzo per verificare l’effettiva frequentazione del locale recensito. A questo si aggiunge il fatto che il sistema a disposizione degli operatori del settore per notificare recensioni offensive o che si suppongono false (risultato, cioè, di concorrenza sleale o altre situazioni che poco hanno a che vedere con le recensioni di attività commerciali) raramente risponde positivamente alle richieste di rimozione e spesso lo fa con messaggi automatici che non aiutano gli esercenti a capire le motivazioni di un rifiuto.
Claudio Tamburrino