L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha irrogato a Sky una sanzione complessiva di 2 milioni di euro per aver adottato tre pratiche commerciali scorrette nei confronti degli abbonati ai pacchetti Sky Sport e Sky Calcio. Il procedimento istruttorio è stato avviato a maggio 2020, in seguito alle segnalazioni ricevute dall’Unione Nazionale Consumatori.
Sky: multe per rimborsi negati e sconto coronavirus
Le tre pratiche commerciali scorrette individuate da AGCM sono riferite alle iniziative messe in atto da Sky in seguito alla sospensione delle partite e quindi della loro trasmissione in diretta all’avvio dell’emergenza sanitaria dello scorso anno. Innanzitutto, Sky non ha riconosciuto automaticamente la rimodulazione o il rimborso dei canoni mensili del pacchetti Sky Sport e Sky Calcio.
AGCM ha accertato che gli abbonati potevano ottenere uno sconto di 15,20 euro/mese per i due pacchetti oppure di 7,60 euro/mese per un singolo pacchetto, ma solo dietro una esplicita richiesta da effettuare entro il 31 maggio 2020. Il suddetto sconto poteva essere richiesto dagli utenti solo attraverso l’area riservata. Inoltre sul sito ufficiale non sono state pubblicate informazioni dettagliate su come ottenerlo ed entro quale data.
Alcuni abbonati hanno segnalato di non essere riusciti ad accedere all’area riservata, di aver riscontrato problemi durante la procedura e di non aver ricevuto nessuno sconto, anche quando la richiesta era andata e buon fine. Infine, Sky ha negato lo sconto agli utenti che avevano chiesto la disdetta dell’abbonamento (ma ancora attivo al momento dell’iniziativa “sconto coronavirus”).
Nonostante le argomentazioni difensive di Sky, AGCM ha ravvisato la violazione degli articoli 20, 22, 24 e 25 lettera d del Codice del Consumo. Pertanto Sky deve pagare una multa complessiva di 2 milioni di euro entro 30 giorni. È possibile tuttavia presentare ricorso presso il TAR del Lazio.