L’Antitrust ha aperto un’ indagine nei confronti di Telecom per possibile abuso di posizione dominante (art. 102 TFUE ) relativamente al servizio di connettività in fibra .
In occasione dei bandi di gara Infratel (a cui Telecom ha deciso di non partecipare , concedendo di fatto l’ assegnazione a Open Fiber), l’azienda avrebbe ostacolato lo svolgimento delle procedure di gara per la copertura con reti FTTH delle aree bianche, nel tentativo di mantenere il monopolio in queste aree . Telecom è accusata anche di aver adottato una condotta volta ad accaparrarsi preventivamente la clientela interessata alla banda ultralarga con politiche commerciali anticoncorrenziali, tra i quali si contano l’applicazione di prezzi particolarmente scontati e lock-in (ovvero l’obbligo di adozione di una certa tecnologia per un lungo periodo di tempo).
Il comportamento di Telecom si sarebbe tradotto in maggiore difficoltà di migrazione a diversi servizi per i clienti del mercato al dettaglio e un abbattimento dei profitti per il mercato all’ingrosso. Telecom si sarebbe resa responsabile di rallentamenti e ostacoli alle procedure di gara tentando di mettere in discussione la classificazione delle aree bianche (ovvero quelle a fallimento di mercato) e proponendo numerosi ricorsi e segnalazioni alle autorità giudiziarie e amministrative.
A questo punto spetterà all’Autorità valutare se le condizioni tecniche ed economiche abbiano vincolato il cliente al contratto di fornitura di Telecom per lunghi periodi e con prezzi non replicabili da altri operatori. L’avvio dell’ istruttoria è stata depositata in questi giorni e il procedimento si concluderà entro il 31 ottobre 2018. I legali delle parti coinvolte hanno 60 giorni di tempo per replicare.
TIM (corretto nome societario di Telecom) ha fatto sapere che “l’odierno avvio di istruttoria dell’Antitrust è dipesa dalla presentazione nelle scorse settimane ed in un arco di tempo estremamente ridotto di una serie di esposti da parte dei soggetti portatori di un interesse ad impedire la realizzazione del suo investimento. TIM, come anche in passato ha dimostrato, è certa di avere agito nel rispetto delle norme e lo dimostrerà nelle sedi opportune. TIM confida che, già in fase di istruttoria, emergerà la correttezza dell’operato della Società”. Il Nucleo speciale della Guardia di Finanza avrebbe già compiuto le prime ispezioni per agevolare l’operato dell’Antitrust.
Nel frattempo Open Fiber, aggiudicatasi l’appalto Infratel, sta proseguendo la sua opera di cablaggio. Entro la fine del mese saranno 81 le nuove città raggiunte con FTTH a 1 Gbps. Entro il 2022 dovrebbero salire a quota 271, contemplando anche le aree profittevoli. Nel frattempo priorità alle zone a fallimento di mercato di Abruzzo, Molise, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto.
Mirko Zago