A rivelarlo in esclusiva è stato un breve post apparso sul blog personale dell’avvocato Fulvio Sarzana: l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) avrebbe approvato il famigerato schema di regolamentazione sul diritto d’autore, grazie ai voti di tutti i commissari ad eccezione di Nicola D’Angelo – già rimosso dal suo incarico – e di Michele Lauria (astenuto).
A sorpresa , pare che il commissario Gianluigi Magri abbia ripreso il suo ruolo di relatore della delibera 668/2010 , nonostante le dimissioni comunicate pochi giorni fa. “All’interno del Provvedimento tutti i meccanismi di rimozione selettiva già annunciati – si legge nel post di Sarzana – e l’inibizione in casi di siti esteri all’accesso dei cittadini italiani che verranno segnalati ai provider italiani”.
Stando a quanto trapelato, nel caso dei siti esteri non si tratterebbe di un ordine impartito ai sensi del codice delle comunicazioni elettroniche per i provider, ma di un avvertimento (warning). Dunque, una sorta di three strikes per gli spazi esteri: dopo alcuni warning la stessa Autorità potrà rivolgersi alla Magistratura . Dilatati i tempi della pubblica consultazione, dagli originari 15 giorni a due mesi .
Dilatazione anche per il cosiddetto periodo del contraddittorio, che dovrebbe risultare esteso a 15 giorni (nel testo iniziale sono previsti appena 5 giorni). Stando a quanto rivelato dal quotidiano Milano-Finanza , la delibera 668/2010 dovrebbe avere ad oggetto anche la tutela del diritto d’autore degli editori di giornali di carta . In pratica, la pubblicazione illecita di una foto contentente una pagina cartacea potrebbe portare alla rimozione di un post (o all’inibizione del sito se collocato all’estero).
Mauro Vecchio