Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) ha approvato all’unanimità il provvedimento finale relativo al nuovo modello contabile e alla definizione dei prezzi dei servizi all’ingrosso di unbundling, bitstream e wholesale line rental (WLR).
I valori delle nuove tariffe sono stati calcolati, afferma l’Agcom, tenendo conto delle osservazioni della Commissione europea che aveva recentemente bocciato i calcoli dell’autorità italiana (pur avendo approvato la metodologia di costo utilizzata) dal momento che sembrerebbe che il regolatore italiano non abbia utilizzato ” i dati di una società efficiente che gestisce una rete in rame di nuova costruzione”.
Così l’Agcom ha rimodulato le prime decisioni al ribasso, pur minimizzando l’intervento Ue: il canone unbundling sale, dagli attuali 8,70, nel 2011 a 9,02 euro e nel 2012 a 9,28 euro al mese e non, rispettivamente, 9,14 e 9,48 euro come precedentemente previsto.
Il canone WLR al 2012 sarà unificato ad un singolo valore pari a 12,89 euro al mese con un taglio, per l’utenza non residenziale, di circa 10 euro al mese; e riduzioni in vista anche per i servizi bitstream : annualmente del 6 per cento per il servizio di trasporto e 8,6 per cento per la banda ethernet.
Calabrò ha sottolineato la collaborazione con l’organo europeo: “Abbiamo tenuto nel massimo conto le osservazioni della Commissione europea. L’Italia si allinea alle best practices vigenti nella gran parte dei Paesi europei e, prima in Europa, introduce un rigoroso meccanismo di verifica della qualità della rete come condizione per riconoscere l’aumento dei canoni per gli anni successivi”.
Sulla spinta delle osservazioni della Commissione, infatti, l’Agcom ha anche divulgato i fattori in base al quale verrà calcolata la qualità di gestione della rete , indice da cui dipende lo scatto degli aumenti oggi approvati. Essi saranno determinati dalla percentuale dei rifiuti motivati da problematiche inerenti la rete di accesso (i K.O. di rete); dal numero di guasti segnalati per i servizi fonia e dati; dallo stato di avanzamento dei programmi di rinnovamento della reti in rame e, per il 2012, dal grado di saturazione delle centrali.
L’AD di Telecom, Franco Bernabè, si è detto sorpreso per la decisione dell’authority: “Credo – ha spiegato – che sia positivo il fatto che l’Autorità abbia deciso in modo tempestivo”, salvo poi precisare che “Sono molto sorpreso dell’esito, perché un modello che era stato definito dall’Autorità e che era già stato modificato per tener conto dell’esigenza di gradualità dell’adeguamento, è stato ulteriormente modificato portando a delle conclusioni diverse da quelle a cui il modello porta”.
Claudio Tamburrino