L’Osservatorio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha pubblicato i dati del primo semestre 2022 relativi alla diffusione della banda larga in Italia. Il numero totale di linee fisse è diminuito rispetto al primo semestre 2021, ma sono aumentati gli accessi FTTH, FTTC e FWA. TIM conserva la leadership del mercato, ma è l’unico con percentuale negativa tra i maggiori operatori.
Meno linee fisse, ma più fibra ottica
In base alle rilevazioni dell’osservatorio, a fine giugno 2022 risultano circa 19,96 milioni di linee fisse, un numero leggermente inferiore ai 20,05 milioni del trimestre precedente. Le linee in rame sono diminuite di circa 1,4 milioni e ora rappresentano il 24,1% del totale. Le linee FTTH e FTTC sono aumentate rispettivamente di 780.000 e 530.000 unità rispetto a giugno 2021, raggiungendo il 15,3% e 51,9%. Le rimanenti linee sono basate su tecnologia FWA (8,7%).
Complessivamente le linee a banda larga sono circa 18,6 milioni a fine giugno. L’80% delle linee raggiunto una velocità pari o superiore a 30 Mbps, mentre il 65,2% supera i 100 Mbps. Nonostante le offerte degli operatori, le connessioni FTTH sono ancora poche. Una spinta potrebbe arrivare dal piano Italia 1 Giga, ma si dovrà attendere fino a giugno 2026 per valutarne gli effetti.
Il leader del mercato è TIM con il 40,6%, seguito da Vodafone (16,8%), Fastweb (14,5%), WindTre (14,2%), Eolo (3,3%), Linkem (3%) e Sky Italia (2,1%).
Considerando le singole tecnologie, TIM guida la classifica degli accessi FTTC con il 42%, seguito a lunga distanza da Vodafone, WindTre e Fastweb. Più concorrenza nel caso delle linee FTTH, in quanto i leader sono quattro: TIM (22,2%), Fastweb (22,2%), Vodafone (21,5%) e WindTre (21%). Infine, il mercato FWA è dominato da Eolo (34,9%) e Linkem (32%).