L’Autorità Garante per le Comunicazioni (AGCOM) ha pubblicato i nuovi dati dell’ Osservatorio sulle Telecomunicazioni , rapporto trimestrale che si prefissa di analizzare la situazione di mercato, i trend e gli effetti sul futuro del settore in Italia.
Sono dati, quelli di AGCOM, che danno parecchio da riflettere in un senso o nell’altro: l’organizzazione evidenzia la popolarità delle connessioni telematiche via terminali mobile, con quasi 40 milioni di schede SIM in circolazione ad aver effettuato traffico dati negli ultimi tre mesi del 2013 e un +23,3 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Le SIM che si sono limitate ad accumulare traffico solo vocale sono crollate (-7,5 milioni), dice ancora AGCOM, così come è crollato del 20 per cento il numero di SMS (76,7 miliardi) a tutto vantaggio dell’instant messaging e delle chat via app o siti Web. Anche stando così le cose, a ogni modo, l’AGCOM definisce “saturo” il mercato delle connessioni mobile, con i vari operatori impegnati a farsi una concorrenza sfrenata per conquistarsi i favori della clientela.
Passando dalle connessioni cellulari a quelle fisse, AGCOM dice di aver assistito a una riduzione drastica di utenti con 730mila linee in meno rispetto allo scorso anno: la connettività fissa (domestica o aziendale) si è ridotta di 1,2 milioni di utenze negli ultimi 2 anni e il trend non fa che accelerare, spiega l’organizzazione, con Telecom che per di più perde quote a favore della concorrenza (Fastweb).
La decrescita di utenze telematiche via cavo potrebbe secondo AGCOM avere effetti deleteri sugli investimenti per le reti di nuova generazione (NGN) per la banda ultra-larga, agendo da vero e proprio disincentivo a procedere o velocizzare i piani necessari a raggiungere gli obiettivi di connettività distribuita fissati dai target nazionali ed europei (Agenda Digitale 2020).
Alfonso Maruccia