Business Software Alliance ( BSA ) ha espresso il proprio plauso in merito alla Delibera AGCOM “Copyright nelle Reti”, e ha auspicato una rapida ripresa del confronto sugli aspetti del provvedimento che a parere dell’associazione ancora richiedono una migliore definizione.
“Siamo per la costruzione di una rete libera ma sicura. Ma web libero non può significare far west”, è il commento di Matteo Mille, Presidente di BSA Italia.
Dopo SIAE , è così intervenuta BSA a sostegno del decreto 668/10/CONS, recentemente approvato da Agcom, ma rimesso in consultazione in attesa di nuove osservazioni in seguito alle critiche mosse dagli osservatori che sono arrivati a definirla l'”ammazza-Internet”.
“Non è più tollerabile – conclude Mille – lavorare in un mercato in cui un software su due viene utilizzato illegalmente ed è quindi vieppiù inevitabile contrastare con decisione l’abusivismo alla fonte, ossia al livello di quelle piattaforme transnazionali illegali grazie alle quali i titolari incassano, oltre a lauti proventi dalla vendita di prodotti illegalmente copiati, anche ingenti somme tramite la vendita di spazi pubblicitari”.
L’associazione di categoria auspica inoltre che la Delibera rappresenti solo il primo passo di un percorso che porti l’Authority a dotare il Paese di un “modello di enforcement contro la pirateria online, che, ha già riscontrato interesse sia nell’UE sia negli Stati Uniti”.
In quest’ottica di convergenza internazionale BSA si preme altresì di ricordare che l’Italia è stata inserita nella Watch List Special 301, che raccoglie i Paesi ad alto tasso di pirateria e contraffazione, e che la nuova normativa potrebbe servire a togliere questo tipo di pressione.
Claudio Tamburrino