La televisione è fatta di personalità e trasmissioni iconiche, format caratteristici che definiscono l’intrattenimento e hanno fatto la sua storia, non solo in Italia ma in tutto il mondo. Lo stesso ruolo ora viene coperto dagli influencer, ovvero i soggetti che creano e diffondono contenuti audiovisivi esercitando una “influenza” sul pubblico, fornendo intrattenimento e sostituendo la “cara, vecchia TV” con piattaforme di streaming e video online.
Questa definizione fondamentalmente simile ha portato l’AGCOM a valutare gli influencer come le emittenti TV e, alla luce di ciò, essi dovranno rispettare degli obblighi simili a quelli dell’industria televisiva.
Gli influencer sono come la TV: AGCOM cambia tutto
La nota pubblicata dal Consiglio dell’Agcom definisce gli influencer, ovvero i vlogger, streamer e creator, come degli individui che “svolgono un’attività analoga o comunque assimilabile a quella dei fornitori di servizi di media audiovisivi”, e che dunque devono “rispettare le misure previste dal Testo unico dei servizi di media audiovisivi”. Solo in questo modo è possibile favorire una maggiore trasparenza e consapevolezza nei confronti degli stakeholder e del pubblico.
L’Autorità ritiene quindi che le linee guida dovranno risultare sufficientemente flessibili affinché possano essere sempre adattabili al presente, ovvero al continuo mutare delle attività degli influencer.
L’AGCOM ha poi diversificato tra i soggetti che propongono contenuti audiovisivi in modo continuo, e che quindi sono equiparabili a un servizio di media on-demand televisivo, e i soggetti che operano in maniera meno continuativa e strutturata. Solo nel primo caso risulterà opportuna l’applicazione della totalità degli obblighi previsti dal Testo unico, come l’iscrizione al ROC e la segnalazione certificata di inizio attività o SCIA.
Come scritto dall’AGCOM, si tratta di “un’estensione del quadro giuridico e regolamentare conciliabile con la natura degli influencer in ragione della natura dell’attività da questi prestata e della sovrapponibilità della stessa con la fornitura di un servizio di media audiovisivo. L’Autorità intende dunque, con l’avvio della citata consultazione pubblica, individuare un quadro chiaro e trasparente delle disposizioni applicabili anche agli influencer, assicurando, tuttavia, di non prevedere oneri burocratici non necessari”.
Parlando invece di televisione, ecco come ricevere tutti i canali del digitale terrestre.