L’accesso ad Internet wireless come ancora di salvezza per la riduzione del cosiddetto digital divide, che in Italia colpisce un totale di 2,3 milioni di cittadini (4 per cento della popolazione tricolore) nelle ultime rilevazioni diramate dall’Osservatorio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM). La copertura garantita dalla rete mobile incide soprattutto nelle aree rurali del Belpaese, ovvero quelle raggiunte meno dalle reti ADSL.
Stando ai dati trimestrali pubblicati dall’Osservatorio AGCOM, poco meno del 5 per cento della popolazione italiana è attualmente in grado di accedere ai servizi Internet tramite le sole tecnologie di connessione wireless . Emilia Romagna e Puglia risultano le regioni che meglio contribuiscono a questa forma di riduzione del divario digitale, mentre Campania, Sicilia e Lazio sono tra quelle che possono godere di un minore livello netto di digital divide.
Per la rete fissa – le cui linee diminuiscono di 500mila unità dal 2012 al 2013 – il gap digitale si assesta su un livello dell’8,8 per cento, di cui solo il 3,8 (in diminuzione dal 2011) per una effettiva mancanza assoluta di servizio ADSL . AGCOM stima intorno al 2 per cento la copertura di banda che non riesce a garantire velocità di connessione superiore ai 2Mpbs.
Mentre scende la quota detenuta da Telecom Italia (-2 per cento a 63,5), le linee gestite dai nuovi operatori sono cresciute di 250mila unità, trascinate dall’aumento nella quota degli accessi WiMax per il 45 per cento del totale della crescita degli accessi garantiti dai cosiddetti OLO .
Nel report pubblicato dall’Osservatorio AGCOM si registra un aumento significativo della platea di netizen connessa in mobilità tramite smartphone e tablet. La diffusione delle SIM prepagate è diminuita di 1,46 milioni di unità, mentre quelle in abbonamento sono aumentate di 1,79 milioni. Crescono anche le chiavette USB, del 24,6 per cento rispetto al secondo trimestre del 2012.
Mauro Vecchio