Next Neutrality: la Net Neutrality ai tempi del 5G

Next Neutrality: la Net Neutrality ai tempi del 5G

Antonio Nicita, Commissario AGCOM, introduce il tema della Next Neutrality come nuovo modo di pensare alla Net Neutrality ai tempi del 5G.
Next Neutrality: la Net Neutrality ai tempi del 5G
Antonio Nicita, Commissario AGCOM, introduce il tema della Next Neutrality come nuovo modo di pensare alla Net Neutrality ai tempi del 5G.

Intervenendo ad un convegno sul 5G organizzato dalla Fondazione Ugo Bordoni, il Commissario AGCOM Antonio Nicita ha mosso il primo passo in quello che è un terreno scivoloso, impervio, ma necessariamente da affrontare: la Net Neutrality ai tempi del 5G. Il passo di Nicita è deciso e coraggioso, poiché non affronta l’ostacolo senza aggirarlo e detta le regole di quello che sarà un ostacolo inevitabilmente da affrontare. Per portare avanti la sua argomentazione il Commissario conia quindi un azzeccato neologismo che ben descrive quanto sta per accadere: si apre così l’era della Next Neutrality.

La Next Neutrality

Next come “dopo”, come superamento, come novità. Next definisce sì una continuità di principio, ma anche una distinzione essenziale. Quel che viene dopo non sarà uguale a prima perché non può esserlo: con l’arrivo del 5G subentrano infatti dinamiche nuove che impongono paradigmi nuovi, contesti nuovi che richiedono regole nuove. I principi non sono in discussione: quelli permangono e, anzi, per essere riaffermati necessitano di essere rielaborati.

Il principio base del regolamento europeo resta valido ed è quello di rispettare i diritti di uguale trattamento e non discriminazione degli utenti, garantendo al contempo i meccanismi innovativi tipici dell’ecosistema di Internet.

L’approdo al 5G imporrà pertanto un importante sforzo interpretativo e di monitoraggio al fine di garantire un corretto bilanciamento tra due dinamiche fondamentali: l’assioma della Net Neutrality e la forza centrifuga dell’innovazione.

Le tecniche di slicing delle frequenze e di orchestration, che massimizzano le potenzialità innovative delle nuove reti 5G, sono infatti meccanismi tecnici di differenziazione e specializzazione dei servizi, tuttavia non per questo minano di per sé il principio di parità di trattamento degli utenti. L’Autorità dovrà quindi verificare di volta in volta quali siano le alternative rilevanti disponibili dal lato della domanda e dell’offerta di specifici servizi.

Misurare e comparare, a stretto contatto tra operatori e Authority, nel nome della trasparenza. Slicing (una sorta di calibro dinamico dei parametri della connessione) e orchestrazione (gestione automatizzata del network, per massimizzarne l’efficienza) sono due tra gli ingredienti necessari all’interno di una connettività 5G che tenta di offrire il massimo a tutti gli utenti, ma tali espedienti mettono in gioco necessari compromessi che vanno monitorati e regolamentati. Quando tali protocolli afferiscono al bene collettivo del network, e ciò è dimostrabile con trasparenza, significa operare per un valore comune; difendere la Net Neutrality non può più essere quindi un attacco aprioristico e monolitico ad ogni eventuale limitazione, poiché occorre uno sforzo analitico ed interpretativo maggiore rispetto al passato.

Questa vuole rappresentare il principio della Next Neutrality: una analisi tecnica delle connessioni, verificando che la neutralità della rete sia garantita pur se all’interno di una architettura che va mutando nella forma e nella sostanza. Perché ora le forme con cui il traffico può essere gestito si moltiplicano ed i rapporti con le grandi piattaforme dovranno dimostrarsi limpidi:

Esiste una nuova frontiera della net neutrality, la “next” neutrality, basata su un approccio sostanziale ai principi di non discriminazione e che per questo si estende anche alle grandi piattaforme digitali ed alle possibili discriminazioni non di prezzo, realizzate attraverso lo scambio implicito del dato tra fornitore di servizi/contenuti e gli utenti

Antonio Nicita

Fonte: AGCOM
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Pubblicato il
5 apr 2019
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