Il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha rinviato all’11 gennaio 2011 la discussione sulla regolamentazione della banda ultralarga.
Già dibattuto in questi giorni , l’argomento meriterebbe almeno un altro incontro , messo in agenda dall’Authority iil prossimo anno, lasciando per il momento tutto in sospeso.
L’impianto regolatorio che farà da base alla realizzazione delle reti di nuova generazione, insomma, dovrà attendere altri dibattiti: secondo le indiscrezioni , dovrebbe a questo punto discostarsi dalla proposta del Comitato NGN presieduto da Francesco Vatalaro e già di fatto criticato, tra l’altro, da Fastweb, Tiscali e Wind che a settembre hanno deciso di uscirne .
A spingere l’Authority a considerare un altro incontro la “complessità della materia”. Non semplificata, dunque, dall’accordo di massima raggiunto dagli operatori alternativi e Telecom su un memorandum d’intesa sulla condivisione delle infrastrutture passive raggiunto nel corso del Tavolo Romani. Né, a quanto pare, dalla decisione di Agcom sull’unbundling che ha incassato, dopo un primo respingimento, il parere positivo di Bruxelles.
Lo stesso Consiglio aveva sul tavolo la questione delle tariffe di terminazione mobile: una decisione sul punto è stata presa con l’approvazione di un modello “che si parametra sull’operatore efficiente” e che permetterà, “una volta completata l’analisi di mercato, di ridefinire le tariffe di terminazione con vantaggi per i consumatori”.
Nell’occasione Agcom ha infatti deciso di “avviare il terzo ciclo dell’analisi del mercato della terminazione mobile”. Obiettivo quello di verificare se, ed in quale misura, i livelli delle tariffe di terminazione dei quattro operatori mobili debbano essere rivisti, per tenere conto delle dinamiche di mercato e del grado di competizione”; e tener conto sia della definizione del mercato, “nel cui ambito sarà valutato anche il servizio di terminazione sms”, nonché delle comparazioni con gli operatori degli altri Paesi europei, e ancora dell’analisi della situazione concorrenziale, “alla luce anche del ruolo crescente degli operatori mobili virtuali”.
Il provvedimento sarà trasmesso per il parere alla Commissione europea e dovrebbe permettere di passare alla fase di revisione delle tariffe nostrane entro la prima metà del 2011 .
Claudio Tamburrino