La bomba è esplosa cinguettando, lanciata dall’account Twitter della testata specializzata Key4biz . “Ecco la nuova composizione dell’#AGCom: presidente Angelo Cardani, commissari Decina, Sassano, Martusciello, Preto. Poteva andare peggio”.
Premier e segretari di partito avrebbero così già scelto la formazione che scenderà in campo per guidare la nuova incarnazione dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. A capo dell’Authority siederebbe Angelo Marcello Cardani , professore associato di Economia Politica all’Università Bocconi di Milano.
Confermato tra i commissari Antonio Martusciello , che aveva già ricoperto la carica di presidente di Mistral Air, società di proprietà del gruppo Poste Italiane. Con Antonio Preto, ex-capo gabinetto di Antonio Taiani a Bruxelles, l’on. Martusciello sarebbe supportato dai vertici del Popolo della Libertà (PdL).
Dal Partito Democratico (PD) sarebbero invece uscite i nomi di Maurizio Décina – ordinario del settore scientifico disciplinare Telecomunicazioni presso la V Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Milano – e Antonio Sassano , ordinario di Ricerca Operativa nel Dipartimento di Informatica, Automatica e Gestionale “Antonio Ruberti” de La Sapienza di Roma.
“Inevitabile, a questo punto, chiedersi a che servano le votazioni del prossimo 5 e 6 giugno in Parlamento – ha subito sottolineato polemico l’avvocato Guido Scorza – Senatori e Deputati della Repubblica appaiono condannati ad agire da burattini di legno, chiamati a ratificare la scelta dei loro segretari e di Montecitorio. Un ruolo svilente e mortificante”.
Mauro Vecchio