AGCOM, pensiero digitale

AGCOM, pensiero digitale

Camera e Senato confermano la nomina di Angelo Marcello Cardani alla presidenza dell'Autorità. Si attende il decreto del Presidente della Repubblica. Mentre il bocconiano parla di mercato unico digitale e sviluppo di un paese in ritardo
Camera e Senato confermano la nomina di Angelo Marcello Cardani alla presidenza dell'Autorità. Si attende il decreto del Presidente della Repubblica. Mentre il bocconiano parla di mercato unico digitale e sviluppo di un paese in ritardo

Il segnale di via libera dalla commissione Lavori pubblici e Comunicazioni del Senato. Con 21 voti favorevoli e un solo astenuto , Palazzo Madama ha confermato la nomina di Angelo Marcello Cardani ai vertici dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM). È il secondo esito positivo dopo quello alla commissione Trasporti della Camera, dove Cardani era stato confermato con 36 voti favorevoli a fronte di un quorum richiesto di 29.

In attesa del decreto di nomina firmato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano , Cardani sembra pronto per la primissima riunione dei suoi sette anni nella sede di Via Isonzo. Le tematiche sono tra le più spinose, come evidenziato dalla redazione di Punto Informatico nelle interviste ai vari papabili per i quattro posti da commissario.

“L’economia digitale può fare molto per lo sviluppo dell’Italia – ha spiegato Cardani dopo il voto al Senato – Il nostro paese è molto indietro e proprio perché è in una posizione arretrata ha un enorme potenziale di crescita: bisogna colmare il divario con la concorrenza in Europa”. All’alba del suo insediamento alla presidenza di AGCOM, Cardani ha illustrato in poche parole la sua filosofia di base: “pensare digitale”.

“I problemi connessi con la rivoluzione digitale – ha continuato Cardani – sono da una parte strettamente tecnici (e credo che l’Autorità sia equipaggiata per affrontarli) ma c’è anche un altro livello più politico, perché non coinvolge la sfumatura di confini tecnica esistente tra i vari settori ma il nuovo rimescolamento di diritti, tradizioni, libertà individuali, valori. Insomma ormai esiste un vero e proprio ecosistema digitale”.

Il nuovo presidente di AGCOM ha infine ricordato che la stessa economia digitale può fare molto per trainare uno sviluppo intelligente e sostenibile. L’anno 2015 dovrà essere un limite non superabile per la creazione di un vero mercato interno digitale , che si basi sul commercio elettronico, sugli strumenti dell’ e-government nella PA, sul rispetto della proprietà intellettuale.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
5 lug 2012
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