L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) intende mettere mano al sistema degli indennizzi in caso di disservizi da parte degli operatori che forniscono servizi di connessione.
Ad aprire il dibattito pubblico sulla questione è il Consiglio dell’Agcom, presieduto da Angelo Marcello Cardani, che vuole arrivare a proporre una serie di modifiche al Regolamento in materia di indennizzi applicabili nella definizione delle controversie tra utenti ed operatori, approvato con la delibera n. 73/11/CONS del 16 febbraio 2011.
Con tale Regolamento – spiega da Agcom – l’Autorità, “intervenendo nella disciplina di definizione delle controversie tra utenti ed operatori, ha risposto all’esigenza di assicurare uniformità di trattamento delle varie fattispecie di disservizio individuando un criterio minimo di calcolo per gli indennizzi dovuti, indipendentemente dall’operatore interessato, nonché un’adeguata commisurazione del dovuto in base alla gravità del disservizio”. A quattro anni dalla sua adozione, tuttavia, secondo Agcom è tempo di bilanci e di conseguenti modifiche per meglio tutelare gli utenti: in particolare l’idea è quella di prevedere indennizzi maggiori per i disservizi che coinvolgono clienti di reti a banda ultra-larga, “al fine di garantire l’offerta di servizi con prestazioni elevate e, di conseguenza, spingere verso un maggiore utilizzo di tali servizi”.
Secondo Agcom, inoltre, il meccanismo previsto per l’ottenimento dell’indennizzo dovrebbe essere automatizzato prevedendo che quest’ultimo venga corrisposto dietro segnalazione del cliente e “rinviando a una fase successiva l’eventuale accertamento delle cause del disservizio”. Un ulteriore passo avanti dopo l’ idea di introdurre lo strumento di “MisuraInternet” per certificare la reale qualità delle prestazioni delle connessioni offerte dai provider.
Agcom propone poi di lavorare a nuovi meccanismi volti a facilitare l’individuazione della responsabilità degli operatori soprattutto nei casi di coinvolgimento nella vicenda di parti terze. Sul punto l’Autorità sembra intenzionata ad assumere un poteri di controllo centralizzato in modo da meglio tutelare l’utente e meglio gestire i casi più complicati.
Infine, in caso di mancata erogazione di tali indennizzi da parte dell’operatore, al più tardi prima dell’avvio della procedura di conciliazione, secondo Agcom l’utente dovrebbe avere diritto a vedersi corrispondere gli indennizzi “in misura superiore a quella contrattualmente stabilita”.
Claudio Tamburrino