L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) ha divulgato il suo rapporto annuale. Lo studio relativo al sistema della comunicazione, alle telecomunicazioni e ad Internet è presentato dal Presidente Angelo Marcello Cardani con un ottimistico “Adelante, con Juicio!”. Anche se la crisi si è fatta sentire ed i servizi di telecomunicazioni hanno registrato una contrazione sia dei prezzi che dei ricavi.
Da quest’ultimo punto di vista il segno meno è maggiore per il mobile (13,9 per cento), rispetto al fisso (meno 7,5 per cento): ha il segno negativo anche il dato relativo agli introiti da server dati (persi 3,3 punti percentuali). A calare di 2,5 punti percentuali, inoltre, è per la prima volta anche la spesa del settore della pubblicità online, che risente di due miliardi di euro persi rispetto al 2009 .
Con i ricavi scendono naturalmente anche gli investimenti : in media si parla di meno 5,4 per cento. Si tratta di un’inversione del trend anche rispetto al 2012, quando l’aumento degli investimento nel settore mobile compensavano quelli fissi: in particolare pesa il meno 9,8 per cento di investimenti di H3G ed il fatto che la percentuale di crescita degli investimenti delle imprese presenti nella telefonia mobile virtuale (più 15,8 per cento) riguarda una quota assolutamente marginale rispetto agli operatori mobile tradizionali.
Non mancano le reazioni del mondo dell’industria. Il dato più interessante per FIMI (Federazione dell’Industria Musicale Italiana di Confindustria), naturalmente, è legato al controllo dei contenuti trovati in violazione del diritto d’autore: grazie alla segnalazione di 5 siti pirata da parte della Federazione antipirateria, è stato possibile inibire l’accesso ad oltre 2 milioni di file musicali. Pietro Giordano, Presidente nazionale di di Adiconsum, apprezza invece il taglio registrato nei costi della telefonia, pur rammaricandosi del minimo impatto avuto rispetto al divario digitale , un problema ancora rilevante.
Nonostante tutte queste difficoltà, secondo Cardani si deve parlare di “una nuova stagione” in cui deve vigere una nuova regolamentazione in cui Internet deve essere al centro: proprio questa è la sfida per l’autorità, avere una visione strategica ed un quadro generale in cui inquadrare le nuove questioni (big data, open data, privacy, net neutrality, l’Internet delle cose ecc).
A tal proposito è intervenuta anche il Presidente della Camera Laura Boldrini: “Servono nuove regole, che ci salvaguardino non solo dall’invadenza degli Stati, ma anche da quella dei nuovi giganti della comunicazione digitale, che promettendoci tutto gratis entrano in modo suadente a controllare i nostri dati, dunque le nostre vite”, così come altre regole per tutelare “le minoranze oggetto di campagne di odio, i ragazzi e le ragazze vittime di cyberbullismo”, nonché le donne sottoposte e violenze e oscenità. Argomento di cui si è trovata a discutere in prima persona in seguito alle vicende che l’hanno vista protagonista.
Claudio Tamburrino