Milano – Rinnovato nella grafica, rinnovato nei contenuti: Misura Internet Mobile , strumento Agcom messo a disposizione degli utenti per valutare le qualità della connessione Internet disponibile sui loro smartphone, è stato oggetto di un restauro e di un rilancio da parte dell’authority italiana.
Si tratta di uno strumento utile a valutare, a seconda di dove si vive, quale operatore scegliere per il proprio cellulare : messi a confronto i quattro operatori (in attesa della fusione Tre-Wind), Agcom fornisce indicazioni su velocità media di upload e download, tempi di scariamento di una pagina web (in modalità standard o su connessione sicura), latenza (ritardo). Dati essenziali per effettuare una valutazione di base rispetto alle prestazioni delle quattro reti 3G/4G disponibili, così da optare per quella che offre maggiori garanzie.
Naturalmente questi dati corrispondono a un valore medio delle performance misurate da Agcom nel corso di una campagna di misurazione in 40 città conclusasi a maggio 2016. Valori medi significa che, sebbene si possa indicare un punto specifico della mappa dove consultare i dati, si tratta pur sempre di valori “ideali”: dentro le abitazioni o gli uffici, in presenza di un traffico di rete superiore alla media abituale, nel caso si registrino disservizi degli apparati, questi numeri sono differenti da quelli effettivamente misurabili giorno per giorno. Sono un punto di riferimento, non una prestazione minima/massima garantita .
A differenza da quanto fatto in passato , questa volta Agcom ha condotto le proprie misurazioni attraverso una serie di terminali Android dotati di connettività LTE: niente chiavette, ma il tentativo di mettersi il più possibile nella condizione analoga a quella che la stragrande maggioranza degli utenti sperimenta giorno per giorno . Per lo stesso motivo l’authority ha preferito misurare le performance LTE nelle prime 10 città italiane per dimensioni, ripiegando sulla connettività 3G nelle restanti 30.
Il percorso di questo strumento non si arresta, dopo il lancio nel 2012 e questo restyling: una seconda campagna è partita questo mese e si concluderà a marzo 2017, così da ampliare la base di dati su cui effettuare le proprie valutazioni, ed entro il 2018 ci sono in programma ancora due campagne di misurazione. Inoltre, mentre attualmente si effettuano misurazioni “statiche” – ovvero a terminale immobile in punto – successivamente si passerà anche a misurare le performance in movimento e persino negli spostamenti tra città differenti , e a misurare anche le performance dei servizi di streaming video che riscuotono molto successo nel Belpaese. Peccato solo che la copertura del territorio sia ancora piuttosto scarsa: vedremo se in futuro Agcom deciderà di allargare il discorso a più centri per offrire un servizio più capillare.
Luca Annunziata