Milano – Le indagini sono partite da prima della loro fusione , ma le conclusioni arrivano solo oggi: AGCOM ha sanzionato l’approccio tenuto da Wind e Tre nell gestione delle tariffe roaming a livello europeo, con una impostazione di prezzi fissi e pacchetti tutto compreso che ha creato confusione tale da impedire nei fatti ai clienti di scegliere liberamente come e quanto pagare durante i loro viaggi. 250mila euro di multa a testa da pagare , e l’invito a risolvere la questione prima che il roaming venga definitivamente cancellato a partire dalla metà di quest’anno.
Nella ricostruzione dell’istruttoria AGCOM, nonostante le regole prevedessero la possibilità di offrire pacchetti tutto incluso con traffico dati e chiamate a prezzo fisso, le offerte di Wind e Tre erano configurate in modo tale da impedire di fatto ai clienti di decidere di pagare la propria tariffa nazionale con il sovrapprezzo roaming previsto dalle norme europee. Inoltre la comunicazione effettuata nei confronti della clientela, per informarli delle variazioni nelle tariffe di roaming come stabilito a livello continentale, sarebbe stata insufficiente a giudizio di AGCOM. Avendo quindi “Tale condotta ha comportato un consistente pregiudizio economico nei confronti degli utenti”, l’authority ha deciso per le sanzioni.
Poiché AGCOM aveva già inviato una diffida a Wind e Tre realative alla questione, è stato anche valutato il comportamento in questi mesi : la sanzione pecuniaria è stata quindi commisurata anche al tempo intercorso per porre rimedio alla situazione. Anche TIM è stata coinvolta nella questione , ma nel suo caso la multa è di soli 20mila euro poiché la risposta da parte dell’incumbent è stata più pronta.
In ogni caso, restano pochi mesi di vita al roaming a livello continentale: la UE ha finalmente trovato un accordo per la cancellazione dei sovrapprezzi mentre si viaggia all’estero, all’interno dell’unione, e dal prossimo 15 giugno 2017 salvo sorprese dell’ultimo minuto si potrà chiamare e navigare fuori dai propri confini con le stesse tariffe che si pagano quando si sta a casa.
Luca Annunziata