L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha annunciato due sanzioni omologhe e parallele nei confronti di Google Ireland Ltd. e Twitch Interactive Germany GmbH. Il motivo è da ricercarsi nella violazione del divieto di pubblicità del gioco d’azzardo (ai sensi dell’articolo 9 del decreto-legge n. 87 del 12 luglio 2018 convertito in legge 96 del 9 agosto 2018 c.d. “Decreto Dignità”).
L’indagine è scattata, spiega l’Authority, a seguito “delle numerose segnalazioni pervenute”: i due procedimenti hanno accertato la presenza “di oltre 80 canali YouTube e Twitch contenenti più di 20.000 video che pubblicizzavano slot-machine, gioco d’azzardo, scommesse sportive e gratta e vinci“. Non propriamente una presenza invisibile, insomma, ma un attivismo voluminoso e pervasivo del quale l’AGCOM ha voluto rendere conto ai due content provider.
“In entrambi i procedimenti“, spiega l’AGCOM, “le società sono state ritenute responsabili in quanto titolari del mezzo di diffusione dei video pubblicati da soggetti terzi e con i quali avevano specifici contratti di partnership commerciale“. Nel testo dei provvedimenti le prove sono messe in evidenza, indicando i canali rilevati ed il numero di contenuti additati. A seguito dell’intervento AGCOM i contenuti medesimi sono stati immediatamente rimossi, ordinando inoltre alle due piattaforme di impedire il caricamento di analoghi video da parte dei soggetti indicati. Puntuali anche le contro-osservazioni di Google, secondo cui la scelta dei canali oggetto di indagine non sarebbe stata sufficientemente trasparente né basata su parametri oggettiva. In particolare, Google rileva che parte dei canali non può essere considerata come manifestamente illecita, “ricadendo invece nella zona grigia ove il bilanciamento tra diritti e interessi deve essere svolto dall’Autorità competente“: una questione di merito e di distribuzione delle responsabilità, insomma, paventando massima collaborazione nella rimozione dei canali diffidati, ma senza assunzione di colpa in merito ad una necessaria vigilanza proattiva.
Non tutte le casistiche, inoltre, sono state trattate in modo paritetico, poiché differente è il rapporto tra la piattaforma ed i produttori di contenuto: “l’Autorità ha archiviato il procedimento nei confronti di TikTok Technology Ltd., avendo rilevato l’assenza di un rapporto contrattuale con i 30 content creator che hanno effettuato il caricamento dei contenuti contestati“. Le due posizioni sono state pertanto pesate in modo differente e diversa è anche la sanzione comminata: 2,25 milioni nei confronti di Google, 900 mila euro nei confronti di Twitch.