Dalla relazione trimestrale sulle telecomunicazioni redatta dall’AGCOM si legge:
se nel settembre del 2015 oltre il 90% degli accessi alla rete fissa era in rame, dopo quattro anni questi sono scesi a meno della metà (con una flessione di 8,69 milioni di linee)
Se un occhio ottimista può vedere il bicchiere mezzo pieno di un’Italia che cerca di uscire dal problema di una rete internet poco performante, un occhio pessimista può vedere in questo dato la difficoltà di questa evoluzione. Più pragmaticamente vogliamo vedere invece in questa transizione l’aumento del digital divide (dato differenziale risultante dal gap tra le potenzialità accessibili da chi ha un accesso in fibra e le possibilità inibite a chi è tagliato fuori dalla banda ultralarga) in un’epoca in cui questo problema ha inevitabilmente ricadute economiche e sociali.
Tale dinamica si riflette in un aumento delle prestazioni in termini di velocità di connessione: le linee con velocità inferiore ai 10 Mbit/s in quattro anni sono passate infatti dal 69,3% (settembre 2015) al 21% del totale delle linee broadband e ultrabroadband, mentre, nello stesso arco di tempo, il peso delle connessioni con velocità pari o maggiore di 30 Mbit/s è cresciuto passando dal 6,6 al 53,1% del totale delle linee broadband e ultrabroadband.
Rete mobile
I dati sulla rete mobile indicano un ulteriore aumento delle SIM attive (+0,5 milioni), risultato della riduzione delle schede “human” ed il parallelo aumento delle utenze “M2M” utili in particolare in ambito smart home. TIM si conferma leader di mercato seguita da Vodafone e Wind Tre, mentre Iliad raggiunge il 4,4% del mercato complessivo.
Interessante è il fatto che il 70% delle linee “human” ha effettuato traffico dati, con un consumo medio unitario che ha raggiunto ormai i 6,3 GB/mese (+60% rispetto all’anno precedente). Il dato evidenzia chiaramente come la componente video abbia ormai penetrato pesantemente le abitudini di navigazione mobile, con YouTube e altri servizi di streaming fortemente presenti nella “dieta” digitale dei consumatori in mobilità.
Per quanto riguarda l’utilizzo di Internet, nel mese di settembre 2019, 41,6 milioni di utenti medi giornalieri hanno navigato in rete per un totale di 113 ore di navigazione mensile a persona. Analizzando l’audience dei principali social network, Facebook con 35,5 milioni di utenti unici si conferma la piattaforma maggiormente frequentata nonostante dati in lieve contrazione