C’è chi le chiama maxi-bollette e chi preferisce utilizzare espressioni anglofone, parlando di un vero e proprio bill shock . La sostanza non cambia poi di molto, quando agli utenti arrivano a sorpresa conti a tre zeri dopo aver navigato utilizzando una comune chiavetta USB .
Ma l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha ora detto basta : coloro che navigano in mobilità dovranno essere continuamente informati, affinché si rendano conto del loro progressivo livello di consumo . Questo, in sintesi, il risultato di una recente consultazione pubblica, sulle ali della quale l’authority ha adottato una speciale delibera – 326/10/CONS – a tutela di tutti gli abbonati.
Abbonati che, a partire dal primo gennaio del prossimo anno , dovranno poter tenere continuamente sotto controllo il proprio livello di spesa, grazie ad una sorta di allarme predisposto dai vari operatori . Questo avviso potrà essere inoltrato in diversi modi, con un semplice messaggio di testo o con una finestra pop-up, anche con un messaggio di posta elettronica.
L’operatore dovrà in sostanza comunicare al cliente che questi ha raggiunto la soglia del suo tetto massimo di spesa. Quindi potranno esserci due strade percorribili. Nella prima – qualora l’utente abbia dato disposizioni a riguardo – il consumo continuerà secondo una tariffa già concordata; nella seconda – qualora l’utente non abbia dato disposizioni su un eventuale tetto massimo – l’operatore dovrà procedere al blocco della connessione .
Secondo la delibera di AGCOM , tutti coloro che non sceglieranno un tetto massimo di spesa entro il prossimo 31 dicembre dovranno comunque essere tutelati dagli operatori. Il limite per il traffico dati nazionale è stato fissato a 50 euro per i clienti privati e a 150 per le aziende . A questo si aggiungerà il già predisposto limite di 50 euro per il traffico dati in roaming nei paesi UE.
Sembra dunque arrivata una nuova stagione della trasparenza per i vari operatori mobile del Belpaese. Questi dovranno – sempre secondo AGCOM – mettere a disposizione dei clienti degli strumenti specifici per il calcolo progressivo dei consumi, oltre a prevedere nei piani tariffari un tetto massimo – in ore o in mole di dati – di spesa, affinché l’utente ne scelga uno e si senta protetto da improvvise docce fredde.
Mauro Vecchio