La campagna vaccinale viaggia finalmente su ritmi elevati. Nel momento in cui viene scritto e pubblicato questo articolo sono oltre 25,4 milioni le dosi somministrate in Italia e quasi 7,9 milioni di cittadini (oltre il 13% della popolazione) hanno già completato il ciclo di inoculazioni, secondo la dashboard ufficiale. Se questo è senza dubbio un risultato positivo e rilevante, non può venir meno l’impegno sul fronte della comunicazione, che a livello istituzionale può e dev’essere più omogenea e uniforme. A sottolinearlo è oggi AGCOM.
Cioffi (CNU) su vaccini e comunicazione istituzionale
In un comunicato dell’autorità, l’accento viene posto sulla necessità che sia garantita una comunicazione istituzionale più omogenea, maggiormente uniforme in tutto il territorio nazionale, chiara e non frammentaria, in grado di rendere più efficaci i processi d’informazione volti a tutelare i diritti degli utenti nel corso dell’attuale campagna di vaccinazione
. Di seguito le parole di Sandra Cioffi, Presidente del Consiglio Nazionale degli Utenti.
Questa esigenza appare sempre più urgente sia a fronte delle incertezze informative che emergono tra quei cittadini che hanno visto modificato in questi ultimi giorni il loro piano vaccinale con il siero Pfizer, sia tenendo conto di quella parte di anziani non ancora vaccinati non per loro volontà, ma per oggettive difficoltà ad utilizzare o ad accedere agli strumenti necessari per prenotare il proprio vaccino.
Così come nei primi mesi della campagna si è avvertito il bisogno di un’informazione corretta e priva di distorsioni per evitare che teorie del complotto e allarmismi non fondati potessero comprometterne l’efficacia, ora che si sta andando nella giusta direzione non ci si può permettere di abbassare la guardia. Degno di nota anche il cenno alle modalità di prenotazione dei vaccini, ritenute non alla portata di tutti, nonostante oltre che agli strumenti online ci si possa affidare a call center dedicati, farmacie e volontari sul campo.