UPDATE 15:15: AGCOM ha reso noto in un comunicato stampa che le parole di Preto sarebbero state male interpretate. “L’Agcom non ha ancora preso alcuna decisione per regolamentare il diritto d’autore online né ha esaminato alcun provvedimento in materia”, spiega Preto, a cui fa eco un cinguettio su Twitter. “La nostra riflessione sull’argomento è appena iniziata – assicura Preto – e proseguirà nelle prossime settimane anche attraverso iniziative pubbliche che mirano a raccogliere opinioni, spunti e suggerimenti per affrontare un tema la cui complessità e delicatezza è sotto gli occhi di tutti”. Per il 24 maggio è infatti in programma “un workshop che vedrà la partecipazione di esperti italiani e internazionali, chiamati a discutere di questo tema e a fornire materiale utile a definire le linee di un possibile intervento in un confronto libero e trasparente”.
Roma – È il rito abbreviato nei processi ai pirati di Internet, come ipotizzato dal commissario Antonio Preto nel corso di una intervista al quotidiano La Repubblica , rilanciata dai media ma anche da SIAE . L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) torna sulla strada dell’enforcement della tutela del diritto d’autore sulle nuove reti di comunicazione elettronica, con la nuova bozza di regolamento che verrà presentata il prossimo 24 maggio .
“Già in passato, il Garante ha messo a punto delle ipotesi di regolamentazione – ha spiegato Preto – Ma i tempi per chiudere i processi ai sospettati arrivavano a 60 giorni, una soluzione che la Commissione dell’Unione Europea ha bocciato. Ora noi vogliamo quasi dimezzare l’attesa, portandola a soli 35 giorni”.
Una forma d’intervento più tempestiva nella lotta alla condivisione illecita delle opere audiovisive, che preveda una “diffida formale entro 2 giorni dall’immissione in Rete dei contenuti diffusi illegalmente”. Nei documenti presentati dalla commissione parlamentare sulla pirateria, i danni più ingenti causati dai download pirata rientrerebbero in una fascia di 7 giorni dall’uscita ufficiale di un film o album musicale. “È in questi sette giorni che noi dobbiamo intervenire – ha continuato il commissario Preto – prima che i buoi siano scappati”.
Intervenuto nel corso del convegno Televisione e mercati rilevanti , il presidente di AGCOM Angelo Cardani ha assicurato che il nuovo provvedimento tutelerà i principi di pluralismo e diritto di accesso, senza alcun dubbio o esitazione. Lo stesso commissario Preto ha sottolineato come la nuova bozza di regolamento non prevederà l’oscuramento di un intero sito Web, perché “sarebbe come sottoporre a intervento chirurgico chi ha un’unghia incarnita”. Il Garante tricolore vuole limitarsi alla disattivazione dei “link che portano alle opere trafugate”.
A seguire un ragionamento più chiaro sull’approccio noto come follow the money , già invocato da Google come una strategia efficace nella lotta anti-pirateria. “Come milioni di altri siti, anche quelli pirata hanno dei banner pubblicitari – ha spiegato Preto a La Repubblica – Spesso le inserzioni vengono assicurate ai pirati da società rispettabili come Google, Yahoo!, Media Shakers, Openx. Dovremo bussare alla porta di queste società e spiegare loro che stanno fornendo benzina e pubblicità al nemico”.
Mauro Vecchio