Tra nuove iniziative e gli sviluppi legati ad alcuni provvedimenti legislativi varati di recente, il settore pubblico italiano delle telecomunicazioni è in fermento. È di qualche giorno fa la notizia dell’istituzione di un comitato digitale che ha ricevuto la benedizione dal sindaco di Firenze, candidato alle primarie del Partito Democratico, Matteo Renzi.
Il gruppo di lavoro è composto da alcuni noti professionisti del settore digitale italiano: Paolo Barberis, Frieda Brioschi, Angelo Falchetti, Peter Kruger, Salvo Mizzi, Stefano Quintarelli, Layla Pavone, Eugenio Prosperetti, Francesco Sacco. Secondo i promotori dell’iniziativa, Internet rappresenterebbe il punto di partenza per uscire dalla crisi economica e per rilanciare la partecipazione democratica volta alla ricostituzione di una politica eticamente più responsabile.
Nel frattempo, mancano pochi giorni alla conversione in legge del DL Crescita 2.0 , che contiene anche i provvedimenti per l’attuazione dell’ Agenda digitale italiana. Dopo le consuete audizioni delle parti interessate, è emersa la volontà di ripristinare le norme sull’e-commerce e di diminuire il numero di progetto demandati a decreti attuativi.
Dopo l’esame della Camera, il decreto è passato al Senato invece di ricevere l’autorizzazione alla conversione legislativa. Proprio i tecnici del servizio Bilancio di Palazzo Madama chiedono al Governo di chiarire ulteriormente la situazione in merito ai fondi previsti per l’attuazione dell’Agenda Digitale . I senatori della Commissione Industria hanno inoltre espresso perplessità circa l’adozione dei libri scolastici digitali a partire già dal prossimo anno , sostenendo la necessità di procedere con gradualità. Dubbi sostenuti anche dai consulenti tecnici.
Quanto alla procedure per l’istituzione della gara per l’assegnazione delle frequenze tv , si è chiusa la consultazione tra AGCOM e Bruxelles: lo schema di regolamento dovrà tornare in Consiglio dei Ministri per l’approvazione definitiva e l’eventuale aggiornamento, quindi riceverà la notifica formale da parte della Commissione Europea per arrivare all’avvio ufficiale delle procedure di gara da parte del Ministro dello Sviluppo.
Resta ancora da decidere quante saranno le frequenze destinate all’asta .
Cristina Sciannamblo