L’Agenzia delle Entrate ha subito un lungo down in conseguenza dei problemi sofferti da Sogei nella giornata di ieri: il sito del Fisco è stato uno di quelli che più è rimasto offline in conseguenza delle disfunzioni tecniche registrate, ma fin da oggi c’è una importante presa di posizione che dettaglia le conseguenze di tale circostanza sui contribuenti.
Agenzia delle Entrate: cosa è successo
L’Agenzia delle Entrate spiega anzitutto cosa è successo con dettagli specifici basati sulla ricostruzione fornita da Sogei:
Sogei S.p.A. – società di Information Technology del Ministero dell’Economia e delle Finanze – incaricata della realizzazione, sviluppo, manutenzione e conduzione tecnica del sistema informativo della fiscalità per l’Amministrazione finanziaria e, quindi, anche del sito web e dei servizi informatici dell’Agenzia delle Entrate, ha comunicato che, a causa di alcuni anomali cali di tensione elettrica, si sono verificati danneggiamenti ai propri sistemi impiantistici che a partire dalle ore 14,07 di ieri, 30 marzo 2022, hanno comportato dei malfunzionamenti ai collegamenti telematici e telefonici dell’Agenzia delle Entrate.
Il testo del comunicato esplicita come i cali di tensione non abbiano soltanto tolto alimentazione agli impianti, ma hanno causato veri e propri “danneggiamenti” che hanno evidentemente determinato problemi hardware gravosi al data center coinvolto. Ciò ha portato offline, tra gli altri, i servizi dell’Agenzia delle Entrate per alcune ore, impedendo l’espletamento di pratiche che in certi casi potevano essere anche urgenti.
Le conseguenze
Ne consegue una presa d’atto che deve necessariamente andare incontro alle esigenze dei contribuenti. Spiega pertanto l’Agenzia:
[…] qualora gli uffici finanziari non siano in grado di funzionare regolarmente a causa di eventi di carattere eccezionale, non riconducibili a disfunzioni organizzative dell’Amministrazione finanziaria stessa, i termini di prescrizione e di decadenza nonché quelli di adempimento di obbligazioni e di formalità previsti dalle norme riguardanti le imposte e le tasse a favore dell’erario, scadenti durante il periodo di mancato o irregolare funzionamento, sono prorogati con l’apposito provvedimento pubblicato sul sito dell’Agenzia (pubblicità legale in luogo della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale).
L’Agenzia, quindi, “provvederà a emanare un provvedimento di irregolare funzionamento degli uffici” e sulla scia di tale provvedimento i termini subiranno la relativa proroga. Pagamenti e pratiche in scadenza, quindi, andranno espletati senza ricadute onerose in caso di superamento dei limiti originali poiché la causa non è addebitabile né al Fisco, né al contribuente. Ma ad un calo di tensione.