L’Agenzia delle Entrate intende metabolizzare gli investimenti effettuati durante il periodo della pandemia e fare in modo che i traguardi conquistati in quei mesi difficili possano ora diventare valore aggiunto sul quale costruire il futuro del Fisco in Italia. La maggior efficienza raggiunta a seguito dei servizi smart sviluppati, insomma, non deve essere punto di arrivo, ma piattaforma sul quale costruire un nuovo inizio.
Più smart, più efficienza
La circolare 21/E (pdf) mette nero su bianco le prospettive dell’Agenzia per l’anno in corso, specificando anzitutto la volontà di “Far evolvere sempre più in senso digitale il modello dell’assistenza“:
In questo quadro si inserisce il nuovo modello di accoglienza delle Entrate: accesso programmato all’orario concordato e senza code, mentre è operativo dallo scorso mese di febbraio il nuovo servizio di videocall, che consente di dialogare con un esperto dell’Agenzia direttamente dal proprio smartphone, tablet o pc. Potenziata anche l’assistenza telefonica, per soddisfare un maggior numero di utenti e gestire anche gli approfondimenti legati a richieste provenienti da altri canali (come webmail e Civis) mentre i servizi “agili”, ovvero quelli erogati via email o pec, messi in campo durante il periodo emergenziale, lasceranno via via spazio a servizi online e videocall. È infine pienamente operativo l’applicativo “Consegna documenti e istanze”, che consente di inviare documentazione agli uffici dell’Agenzia via internet, in maniera semplice e veloce tramite un canale aperto h24.
Laddove gli strumenti smart consentono di accelerare le pratiche, proprio su velocità ed efficienza è possibile costruire anche un maggior vantaggio competitivo per il sistema Paese:
Trattare tempestivamente le richieste di rimborsi e contributi a fondo perduto, per immettere liquidità nel tessuto economico e contribuire allo sviluppo dell’economia del Paese, è “un obiettivo strategico e un servizio essenziale” per l’Agenzia. Lo sviluppo dei processi di semplificazione e digitalizzazione contribuirà al taglio dei tempi di erogazione. Particolare attenzione sarà prestata alla lavorazione dei rimborsi richiesti con la presentazione del modello 730, ma anche i rimborsi Iva potranno guadagnare in celerità grazie alla possibilità per l’Agenzia di interrogare direttamente i “dati fattura integrati” per ottenere la documentazione necessaria alla trattazione della pratica. Quanto alle modalità operative, la lavorazione dei rimborsi dovrà essere eseguita quanto più possibile con soluzioni volte a limitare gli spostamenti fisici da parte dei contribuenti o dei loro rappresentanti, utilizzando non solo la posta elettronica, posta certificata o raccomandata, ma soprattutto i canali di colloquio disponibili tramite i servizi telematici.
I primi risultati sono stati raggiunti sullo slancio dell’emergenza, ora invece bisogna costruire sulla scia dei risultati: un ciclo virtuoso da non disinnescare, perché i passi avanti ancora da compiere sono molti e particolarmente importanti per sburocratizzare il Fisco e renderlo più vicino sia allo Stato che al cittadino.