Los Angeles (USA) – Lo sanno molti utenti dei siti d’aste: ci vuole poco a rimediare un’asta che offre a prezzi scontatissimi software non originali, illegalmente copiati. E lo sanno anche i produttori, che negli USA hanno deciso di dar vita ad un progetto anti-pirateria su eBay, per colpire chi lucra spacciando programmi pirata.
Nelle scorse ore Symantec e McAfee, rivali nel settore della sicurezza ma uniti nel dover far fronte alla crescente attività dei cosiddetti pirati delle aste , hanno sporto congiuntamente tre denunce contro cinque persone, avvertendo che si tratta soltanto delle prime azioni legali a cui ne seguiranno certamente altre.
I funzionari delle due società hanno da qualche tempo iniziato a ravanare nei record di eBay a caccia di utenti che si macchiassero di aste poco pulite. Mascherandosi da utenti qualunque, hanno acquistato il software proposto nelle aste sospette: appena lo hanno ricevuto, accertata la provenienza illecita , hanno fatto scattare le denunce.
SIIA , la Software and Information Industry Association , che agisce per conto dei due colossi del software, ha avvertito che d’ora in poi questa sarà la strategia: i software verranno comprati e i venditori denunciati senza alcun preavviso e senza offerte di mediazione della questione attraverso un riconoscimento economico extragiudiziale.
Secondo gli esperti della SIAA, tra ottobre e dicembre 2005 gli utenti denunciati sono riusciti a vendere copie illegali dei software Symantec e McAfee in almeno 15mila esemplari, un numero forse destinato a crescere con ulteriori controlli, in quanto si sta risalendo a tutti i diversi “nickname” che i denunciati utilizzavano su eBay ed altri siti d’aste. Ad ogni “nick”, infatti, corrispondono vendite diverse e, di conseguenza, quantità diverse di venduto. Il danno per i produttori, sostiene comunque la SIIA, è ingente .
A differenza di quanto avvenuto in Italia con il recente giro di vite sulle aste pirata , SIAA non ha per ora intenzione di perseguire chi ha comprato software in quel modo e intende invece concentrarsi sui venditori. I funzionari SIIA hanno comunque avvertito anche i compratori delle operazioni legali in corso, e hanno avvertito: annunceremo nuove denunce almeno una volta al mese .