Agli italiani piace mobile

Agli italiani piace mobile

Il tasso di penetrazione della telefonia cellulare nella Penisola è sempre più elevato e ben al di sopra della media europea
Il tasso di penetrazione della telefonia cellulare nella Penisola è sempre più elevato e ben al di sopra della media europea

Telefonini, i più amati dagli italiani. Lo dicono i numeri della ricerca Consumatori in Europa – fatti e cifre , pubblicata da Eurostat (l’ufficio statistico dell’Unione Europea) e realizzata con la collaborazione della Commissione Europea, che evidenzia un elevatissimo tasso di penetrazione della telefonia mobile nella Penisola, con 122 telefonini ogni cento abitanti.

Il dato risale al 2005 ed è superiore alle prime rilevazioni diffuse da Eurostat per lo stesso anno. L’Italia risulta sempre terza, su un podio la cui posizione più elevata è occupata dal Lussemburgo (155 telefonini su cento abitanti) mentre la piazza d’onore spetta alla Lituania (127 su 100). Tanto per rendere l’idea di quanto questi Paesi rappresentino il top del mercato della telefonia mobile, la media UE del 2005 è di 96 apparecchi su 100 abitanti. A questa media si sovrappone perfettamente il mercato tedesco con il medesimo tasso di penetrazione a livello nazionale, mentre in Francia si scende al 77%.

“Nel 1996 il quadro era ben diverso” commenta Ultimomiglio.news : “solo 7 telefonini per 100 abitanti tra gli attuali 27 stati membri dell’UE, in Italia erano 11”. Erano decisamente altri tempi: c’erano molti meno telefonini (molto più costosi e privi delle attuali tecnologie), ma anche meno operatori mobili, reti meno estese e quindi meno copertura. Ma era più semplice scegliere un piano tariffario.

La ricerca ha evidenziato altre cifre significative, tra cui spicca la durata delle telefonate effettuate su rete mobile: qui gli italiani, che in questa rilevazione non appaiono molto loquaci, si trovano a metà classifica con una media giornaliera di 2,2 minuti. Molto meno dei finlandesi (5,3 minuti) e più dei lussemburghesi (1,3 minuti), per i quali il telefonino sembrerebbe dunque essere, più che uno strumento di comunicazione, un accessorio al quale non si può rinunciare (la qualifica di status symbol è ormai persa da anni).

Il telefono cellulare sembra comunque mettere sempre più in ombra il telefono fisso, del quale molti utenti fanno volentieri a meno. In Europa, la media in percentuale di utenti di telefonia mobile che ne è priva è del 18%, ma anche qui l’Italia viaggia al di sopra con il suo 25%, anche se è molto distante dalla Lituania, dove il 48% degli utenti mobili non ha un telefono domestico: qui il mercato della comunicazione alternativa o convergente potrebbe prosperare. La classifica si chiude con la Svezia, dove tutti coloro che hanno un cellulare hanno anche un telefono fisso. Non è detto, però, che lì la convergenza non trovi terreno fertile.

Dario Bonacina

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Pubblicato il
28 nov 2007
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