Italia, Francia e Germania hanno raggiunto una posizione comune sulla regolamentazione dell’intelligenza artificiale. L’accordo tra le tre principali economie dell’Unione europea potrebbe finalmente portare all’approvazione definitiva della proposta di legge, nota come AI Act, presentata dalla Commissione oltre due anni fa.
Autoregolamentazione tramite codice di condotta
Da molti mesi è stata avviata la negoziazione tra Commissione, Parlamento e Consiglio, ma non è stato trovato un punto di incontro. La questione più complicata riguarda l’intelligenza artificiale generativa, non contemplata nel testo originario. Il Parlamento aveva però aggiunto riferimenti specifici, considerati i rischi associati alla tecnologia diventata di dominio pubblico a fine 2022 con l’annuncio di ChatGPT.
In base al documento visto da Reuters, Italia, Francia e Germania hanno raggiunto un accordo sulla regolamentazione dell’IA generativa. I tre paesi supportano l’autoregolamentazione obbligatoria dei modelli attraverso un codice di condotta. Tuttavia, la legge dovrebbe essere valida solo per le applicazioni dell’IA, non per la tecnologia.
Gli sviluppatori dovrebbero definire “model card” che forniscono informazioni sul funzionamento dei modelli, mentre un’autorità europea avrebbe il compito di verificare il rispetto del codice di condotta. Inizialmente non sono previste sanzioni, ma verranno applicate successivamente dopo un certo intervallo di tempo.
Il Parlamento europeo aveva suggerito di rendere il codice di condotta vincolante solo per i grandi provider IA. I tre paesi hanno invece concordato che dovrà essere applicato a tutti i provider. L’argomento verrà sicuramente trattato durante l’incontro di mercoledì prossimo a Berlino tra i governi di Italia e Germania.