Come anticipato a metà luglio, in occasione della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, oggi entra in vigore il primo regolamento al mondo sull’intelligenza artificiale, noto come AI Act. La Commissione europea ha elencato i vari livelli di rischio, le scadenze per l’applicazione e le sanzioni previste.
Livelli di rischio, scadenze e multe
L’obiettivo principale dell’AI Act è garantire che l’intelligenza artificiale sia sviluppata e utilizzata in Europa in maniera affidabile e con misure di salvaguardia per proteggere i diritti fondamentali delle persone. I sistemi di IA sono classificati in base a livelli o categorie di rischio.
Sono assolutamente vietati i sistemi di IA con rischio inaccettabile, come quelli che sfruttano le vulnerabilità delle persone, creano un punteggio sociale e identificano le persone in base a razza, religione o orientamento politico. L’elenco dettagliato è presente nelle FAQ.
Ci sono poi i sistemi di IA ad alto rischio, per i quali è richiesto il rispetto di requisti più stringenti, come mitigazione dei rischi, rilascio della documentazione, trasparenza, tracciabilità e sicurezza. Nelle FAQ sono elencati alcuni sistemi di IA ad alto rischio.
Per i sistemi di IA a rischio minimo, come quelli usati per i suggerimenti o il blocco dello spam, non ci sono obblighi. L’AI Act prevede infine regole specifiche per i modelli IA general purpose, come ChatGPT. Una di esse è la trasparenza. Gli utenti devono capire che un contenuto (immagine, video, audio) è stato generato dall’intelligenza artificiale. I provider di questi modelli devono inoltre rispettare la legge sul diritto d’autore e fornire informazioni sui dati usati per l’addestramento. La Commissione europea ha avviato una consultazione per la stesura del codice di condotta.
Il divieto per i sistemi di IA a rischio inaccettabile verrà applicato dal 2 febbraio 2025. Le regole per i modelli IA general purpose verranno applicate dal 2 agosto 2025. Gli obblighi per i sistemi ad alto rischio verranno applicati dal 2 agosto 2027. Tutte le altre disposizioni verranno applicate dal 2 agosto 2026. Gli sviluppatori possono volontariamente aderire agli AI Pact e rispettare alcuni obblighi prima delle scadenze legali.
Sono ovviamente previste sanzioni per le aziende che non rispetteranno le regole:
- fino a 35 milioni di euro o il 7% delle entrate globali annuali per la violazione del divieto dei sistemi di IA a rischio inaccettabile
- fino a 15 milioni di euro o il 3% delle entrate globali annuali per il mancato rispetto di altri obblighi
- fino a 7,5 milioni di euro o l’1,5% delle entrate globali annuali per informazioni errate, incomplete e ingannevoli