La legge che stabilisce regole sull’intelligenza artificiale, nota come AI Act, è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. Da oggi scatta quindi il conto alla rovescia per tutte le aziende che offrono sistemi di IA in Europa. L’applicazione avverrà in maniera graduale.
Prima scadenza: 2 febbraio 2025
Il regolamento sull’intelligenza artificiale è stato proposto dalla Commissione europea il 21 aprile 2021. Dopo lunghe e accese discussioni tra i paesi membri è stato approvato in Parlamento il 13 marzo 2024 e definitivamente in Consiglio il 21 maggio 2024. L’AI Act, composto da 113 articoli, non si applica ai sistema di IA utilizzati per scopi militari, di difesa, di sicurezza nazionale e di ricerca.
La legge, che entrerà in vigore dal 1 agosto 2024, prevede una classificazione dei sistemi di IA in base al livello di rischio. La legge verrà applicata dal 2 febbraio 2025 per i sistemi IA vietati (articolo 5), tra cui quelli che sfruttano l’identificazione biometrica, il riconoscimento delle emozioni, il credito sociale, le pratiche di polizia predittiva (se basate esclusivamente sulla profilazione o sulla valutazione delle caratteristiche di una persona), la manipolazione del comportamento umano e le vulnerabilità delle persone.
Entro il 2 maggio 2025 saranno disponibili i codici di buone pratiche per gli sviluppatori. Dal 2 agosto 2025 verranno applicate le regole per i sistemi di IA general purpose, come ChatGPT. Tra gli obblighi ci sono quelli di fornire una documentazione tecnica dei modelli (inclusi i dati usati per l’addestramento) e di rispettare la legge sul diritto d’autore.
Le regole per i sistemi ad alto rischio (elencati nell’allegato III) si applicano invece dal 2 agosto 2027. Tutte le altre disposizioni verranno applicate dal 2 agosto 2026. Le sanzioni per la violazione della legge possono arrivare a 15 milioni di euro o al 3% del fatturato annuale globale. Chi non rispetta il divieto di sviluppare sistemi di IA con rischio inaccettabile (articolo 5) può ricevere una multa fino a 35 milioni di euro o pari al 7% del fatturato annuale globale.