Google concorda con OpenAI sulla necessità di cambiare le leggi in vigore negli Stati Uniti per consentire l’addestramento dei modelli AI con materiali protetti dal diritto d’autore. Questa è una delle proposte (PDF) inviate al governo in risposta al piano d’azione voluto da Donald Trump.
AI Action Plan: proposte di Google
Google sottolinea che il potenziale dell’intelligenza artificiale è pressoché illimitato e già sono visibili i risultati positivi in vari settori, ma la capacità di una nazione di sfruttare gli enormi benefici dell’AI richiede le giuste decisioni politiche. Secondo l’azienda di Mountain View, la leadership degli Stati Uniti non è garantita (il riferimento è alla Cina), quindi è necessario intervenire in tre aree principali.
La prima riguarda gli investimenti. L’amministrazione Trump dovrebbe implementare azioni decisive per incentivare lo sviluppo dell’AI. Google suggerisce di migliorare l’infrastruttura energetica per garantire la fornitura di elettricità ai data center. Occorre inoltre incrementare la ricerca e le collaborazioni tra pubblico e privati.
Come già evidenziato da OpenAI, Google chiede modifiche alle leggi sul copyright per consentire il fair use e alle regole sulle esportazioni introdotte da Biden. Secondo l’azienda californiana ostacolano la competitività imponendo oneri eccessivi sui provider cloud. Si dovrebbe inoltre ridurre la frammentazione delle leggi sull’AI a livello statale (attualmente sono 860).
Anche Google spinge per aumentare l’adozione dei tool AI da parte delle agenzie governative. L’amministrazione Trump dovrebbe inoltre guidare la creazione di standard internazionali e lavorare con aziende e partner per sviluppare soluzioni in grado di valutare i rischi dei sistemi AI.
Infine, Google suggerisce al governo di opporsi ad alcuni obblighi imposti dalle leggi di altri paesi (il riferimento è all’AI Act europeo), tra cui quello di svelare informazioni tecniche sui modelli AI, considerate un segreto commerciale.
Anche Anthropic aveva pubblicato le sue proposte all’inizio del mese. Alcune sono simili a quelle di Google e OpenAI, come la valutazione dei rischi, la modifica delle regole sulle esportazioni e il miglioramento dell’infrastruttura energetica. Non ci sono invece riferimenti alle leggi sul copyright.