Roma – Non si sono fatte attendere le reazioni dei consumatori in seguito alla sentenza del Consiglio di Stato, che ha confermato la multa comminata a Telecom Italia per abuso di posizione dominante nel mercato.
Secondo Adiconsum , la sanzione è la conseguenza di un comportamento per nulla trasparente, che si riflette nel mercato, nei confronti degli altri operatori, ma anche nei rapporti che l’incumbent ha con la propria utenza. “Sono centinaia di migliaia gli utenti che hanno avuto addebitati in bolletta servizi non richiesti, costretti a perdere ore e giorni con inutili tentativi per liberarsi da questi servizi”. Gli uffici dell’associazione sono sommersi dai reclami per “una politica commerciale vessatoria e illegale. Allo stesso modo, non si contano più gli impegni reiterati del gruppo dirigente di Telecom a cui segue solo un peggioramento della situazione”.
La multa confermata all’azienda viene ritenuta doverosa, ma non sufficiente: “Gli utenti Telecom si chiedono a quando una nuova sanzione, nei confronti di questo operatore che gestisce un servizio universale e che ha fatto delle pratiche commerciali scorrette un metodo di lavoro che le associazioni di consumatori hanno stimato abbia comportato introiti non dovuti per circa 500 milioni di euro”
Sulla stessa lunghezza d’onda è il Movimento Difesa del Cittadino , che dichiara di accogliere positivamente la sentenza del Consiglio di Stato: “È ora che la grande azienda – afferma MDC in una nota – cambi decisamente e si apra alla vera concorrenza, non con politiche di marketing aggressivo, come quello attuato ormai da troppo tempo sui servizi non richiesti, che generano un enorme contenzioso con gli utenti, e bloccando qualsiasi sviluppo di una sana concorrenza soprattutto nel mercato dei servizi più innovativi come l’ADSL”.
MDC rilancia con una richiesta: “Ora chiediamo che i 115 milioni di euro vengano destinati a rimborsare gli utenti vittime di questo marketing aggressivo della Telecom ? afferma Antonio Longo, presidente MDC – con programmi di informazione sui diritti dei consumatori e finanziando la conciliazione nei casi di contenzioso. Chiediamo che questi soldi ? continua Longo – non vengano scippati dal Ministero dell’economia, come già avvenuto a dicembre scorso per 11 milioni di euro che erano già destinati dal Parlamento a iniziative di informazione e che invece Tremonti ha deciso di incamerare illegittimamente. Per legge (Finanziaria del 2000) le risorse delle multe antitrust devono tornare agli utenti con iniziative a loro favore. Chiediamo che questi 115 milioni vengano destinati in particolare agli utenti dei servizi telefonici e vigileremo per raggiungere questo scopo”.
Dario Bonacina