L’AI di Meta che trasforma i pensieri in immagini

L’AI di Meta che trasforma i pensieri in immagini

Meta ha creato un’IA che può interpretare i segnali del cervello di una persona che osserva un’immagine e riprodurla con alta fedeltà.
L’AI di Meta che trasforma i pensieri in immagini
Meta ha creato un’IA che può interpretare i segnali del cervello di una persona che osserva un’immagine e riprodurla con alta fedeltà.

L’intelligenza artificiale è sempre più avanzata e capace di svolgere compiti che prima erano riservati agli esseri umani. Tra questi, c’è anche la possibilità di interpretare ciò che avviene nel cervello umano, analizzando i segnali elettrici che esso produce. Esistono diverse ricerche in questo ambito, che mirano a creare applicazioni innovative e sorprendenti.

Un esempio è Brain2Music di Google, un’AI che compone musica a partire dalle onde cerebrali. Questo progetto si basa su un casco che registra l’attività cerebrale di una persona mentre ascolta o pensa a della musica, e la trasmette a un algoritmo che la trasforma in una melodia originale. Può sembrare fantascienza, ma in futuro, potrebbe essere possibile comunicare con il pensiero, usando delle cuffie che captano i segnali del cervello e li traducono in parole.

Meta, la società che controlla Facebook, WhatsApp e Instagram, tra le altre, sta contribuendo al progresso dell’intelligenza artificiale. L’azienda ha mostrato i risultati di un metodo usato per ricreare una foto che una persona sta osservando. In pratica: un’AI che legge la mente, nientemeno. Per farlo, Meta usa la magnetoencefalografia (MEG). Questa tecnica di imaging cerebrale misura l’attività elettromagnetica del cervello in tempo reale. Il sistema dell’azienda è quindi capace di decifrare la formazione delle immagini visive nel cervello.

Dopo aver registrato l’attività cerebrale di una persona che guarda una foto, un “codificatore cerebrale” la confronta con una collezione di immagini già presenti nell’intelligenza artificiale. Quest’ultima produce il risultato che considera più simile a ciò che ha “letto” nel cervello della persona. Come si può notare dalle immagini qui sotto, non si tratta di una riproduzione identica, ma la somiglianza tra le due foto è comunque notevole.

Meta afferma che il suo sistema opera in tempo reale, quindi è possibile osservare direttamente come si creano le immagini nel cervello umano. L’azienda prevede un futuro in cui potrà fornire interfacce cervello/computer non invasive per permettere alle persone che hanno perso l’uso della parola di parlare di nuovo.

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Pubblicato il
20 ott 2023
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