L’intelligenza artificiale, soprattutto in quest’ultimo anno, ha trovato applicazione in numerosi settori, dalla generazione di contenuti alla ricerca, fino all’intrattenimento come dimostra la recente serie Disney prodotta in parte con l’AI. Ma l’esercito statunitense sta lavorando da tempo a progetti per integrare questo sistema nelle tecnologie militari, e recentemente ha compiuto un importante passo avanti.
Dalla fine del 2022, la DARPA, l’agenzia statunitense per la ricerca e lo sviluppo nel campo della difesa, ha lavorato a un’intelligenza artificiale in grado di pilotare jet da combattimento come un essere umano. Dopo aver effettuato diverse simulazioni di combattimento aereo, la DARPA ha deciso di integrare l’AI in un aereo da combattimento sperimentale: l’X-62 A, basato su un F-16D biposto modernizzato.
Il primo combattimento aereo simulato tra AI e pilota umano
La DARPA ha iniziato a sperimentare l’applicazione dell’AI già nel 2022 come parte del suo programma Air Combat Evolution (ACE). Ha lavorato per sviluppare un sistema di intelligenza artificiale in grado di pilotare autonomamente un jet da combattimento, rispettando al contempo i protocolli di sicurezza dell’Air Force.
Dopo aver superato con successo diversi test di volo, l’AI è stata sottoposta a una prova ancora più impegnativa: un combattimento aereo simulato contro un pilota umano dell’aeronautica americana. L’esperimento si è svolto a settembre 2023, con l’IA a bordo dell’X-62 A e piloti umani presenti per monitorare il suo comportamento e intervenire se necessario, per disabilitare il sistema.
La DARPA afferma che l’AI ha gestito perfettamente il combattimento, impegnandosi in “scontri ravvicinati ad alta intensità” a 600 metri di altitudine e a una velocità di 1200 miglia all’ora (1931 km/h). Tuttavia, l’agenzia ha mantenuto segreto l’esito del combattimento, lasciando aperta la questione di chi abbia avuto la meglio.
Le implicazioni per il futuro della guerra
“Il combattimento aereo era il problema che dovevamo risolvere prima di poter iniziare a testare sistemi autonomi di intelligenza artificiale in volo“, ha dichiarato Bill Gray, capo pilota collaudatore
L’agenzia ha condotto finora un totale di 21 voli di prova e afferma che i test proseguiranno fino al 2024. I rapidi progressi dell’intelligenza artificiale hanno destato preoccupazioni su potenziali utilizzi militari di tali sistemi. Già lo scorso anno il Wall Street Journal riportava gli sforzi del Pentagono per sviluppare sistemi di intelligenza artificiale a fini difensivi e migliorare la flotta di droni, e questi test ne sono una conferma.