Ai Weiwei: la muraglia digitale crollerà

Ai Weiwei: la muraglia digitale crollerà

Torna a parlare l'artista e dissidente cinese: il governo di Pechino non riuscirà a controllare la Rete, sovrastato dalle condivisioni online. Impossibile l'ipotesi di uno spegnimento totale del web
Torna a parlare l'artista e dissidente cinese: il governo di Pechino non riuscirà a controllare la Rete, sovrastato dalle condivisioni online. Impossibile l'ipotesi di uno spegnimento totale del web

“La Rete non è controllabile. E se Internet non è controllabile, alla fine la libertà avrà la meglio”: è la visione profetica offerta dall’artista/attivista cinese Ai Weiwei al quotidiano britannico The Guardian , in un recente commento intitolato la censura cinese non potrà mai sconfiggere Internet .

La cosiddetta grande muraglia digitale sarebbe così destinata al collasso, abbattuta dai milioni di netizen che popolano l’enorme ecosistema digitale in terra asiatica . “La gente avrà sempre l’ultima parola – ha spiegato Weiwei – Anche chi ha una voce pacata e debole. Il potere collasserà per un semplice bisbiglio”.

Inserita da anni nella famosa lista dei nemici di Internet , la Cina sta stringendo la morsa sulle principali piattaforme social. In particolare i più popolari siti di microblogging – Weibo può contare su 300 milioni di iscritti – che alimenterebbero il dissenso politico con la rapidità della condivisione.

Secondo Weiwei , il governo di Pechino capirà presto che non è concretamente possibile controllare la Rete. A meno di soluzioni estreme come lo spegnimento totale dell’ecosistema connesso , ipotesi circolata dopo le due ore di blackout alla fine della scorsa settimana. Ma le autorità asiatiche non potrebbero vivere con le drammatiche conseguenze di una simile azione.

Questo il pensiero dell’artista attualmente sorvegliato dalla polizia cinese, arrestato nello scorso anno per aver alimentato il fuoco virtuale di un movimento in stile Primavera Araba. Weiwei ha infine ricordato come la forza del microblogging sarà fondamentale per la cyber-resistenza , prima del crollo del muro autoritario della censura di stato.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
16 apr 2012
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