In vista dell’approvazione da parte dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) della Delibera 301/11/CONS sulle reti di nuova generazione, è intervenuta pubblicamente l’Associazione Italiana Internet Provider ( AIIP ).
AIIP ha criticato l’approccio finora tenuto sulla questione e, attraverso Il Sole 24 Ore , fatto appello a Agcom, Agcm e alle istituzioni italiane chiedendo “regole che facilitino la transizione verso le reti di nuova generazione senza essere lesivi degli investimenti già effettuati” e in modo tale da evitare forme di monopolizzazione (anche di ritorno) del settore.
Del testo in approvazione presso Agcom non piace a AIIP in particolare la parte relativa alla fornitura di servizi Bitstream, che permettono agli OLO l’accesso alla rete grazie all’acquisto all’ingrosso di capacità trasmissiva tra la postazione di un cliente finale ed un proprio punto di interconnessione.
Secondo l’associazione di categoria il Bitstream, già utile per spingere l’apertura alla concorrenza sulle attuali reti in rame, deve essere mantenuto anche per reti e servizi di nuova generazione . Fornito, naturalmente, a condizioni orientate a costi e condizioni tecniche non discriminatorie orientate al mercato e uniformi su tutto il territorio nazionale.
Per questo, dice AIIP, Agcom deve evitare di deregolamentare questo tipo di offerta, soprattutto se solo “in previsione di infrastrutture alternative, cosa che peraltro ad oggi non ha mai portato alla concorrenza nei servizi Bitstream” ed è in questo senso che il testo del provvedimento deve essere modificato: l’attuale versione sembra infatti esonerare Telecom, l’incumbent del rame che si candida a questo ruolo anche per la fibra ottica, da obblighi di offerta Bitstream orientata al costo su tutto il territorio nazionale.
Claudio Tamburrino