Si immagini un laptop completamente isolato dalla rete locale e privo di rete Wifi. Con buona certezza si potrebbe asserire che, in assenza di un accesso fisico al laptop stesso, non sarebbe possibile carpire informazioni dal device. Tuttavia alcuni ricercatori hanno dimostrato come attraverso una tecnica particolare (definita “AIR-FI“) è invece possibile creare una connessione remota tramite cui ricavare informazioni attraverso un sistema del tutto inatteso.
Air-Fi: la RAM diventa un’antenna Wifi
Il paper che descrive il processo prende il nome di “AIR-FI: Generating Covert WiFi Signals from Air-Gapped Computers” (firmato da Mordechai Guri della Ben-Gurion University di Negev, in Israele) e consta in un processo tale da imporre specifiche operazioni sulla RAM, intercettandone poi le flebili emissioni da breve distanza come se fossero una sorta di piccola rete Wifi.
La distanza da cui è possibile carpire informazioni arriva anche a qualche metro. Per ovviare a questi processi di “data exfiltration” bisognerebbe creare forme di disturbo sul segnale, così che l’area circostante al pc resti adeguatamente isolata anche a questo tipo di processi.
Trattasi ovviamente di tecniche estremamente raffinate, ma importanti per capire quale tipo di sofisticazione possa essere raggiunta quando il peso delle informazioni gestite raggiunge livelli particolarmente elevati.