Dal 10 al 12 maggio Milano sarà invasa da quello che è il principale evento italiano: l’Adunata degli Alpini. Mai come in questa occasione la città è organizzata e strutturata al meglio per poter ospitare una tale flusso di persone (raramente l’Adunata fa tappa in città di questo calibro), ma proprio l’approdo sotto la Madunina offre all’Associazione Nazionale Alpini l’opportunità per un nuovo esperimento: è stata siglata ed ufficializzata proprio in queste ore una partnership ufficiale con Airbnb.
“La partnership prevede“, spiega la comunicazione ufficiale diramata, “la disponibilità di alloggi e il coinvolgimento attraverso le esperienze, per promuovere i valori dell’ospitalità e della condivisione, alla base sia della filosofia degli Alpini sia dell’home sharing. Inoltre, la piattaforma, con 18.400 annunci a Milano, offrirà la possibilità di vivere il turismo in modo sostenibile, in un’occasione in cui la città registrerà un picco di visite. Sono infatti previsti più di 500.000 arrivi, dato che l’adunata è la manifestazione popolare più partecipata in Italia“.
La partnership può chiaramente avere doppia valenza, poiché da una parte offre a Milano l’opportunità di ospitare un maggior numero di comitive in arrivo da tutta Italia; dall’altra potrebbe escludere parte dell’hinterland da questa ghiotta opportunità, con una redistribuzione degli introiti che va a favorire il tessuto della città rispetto al sistema ricettivo delle cittadine limitrofe.
L’accordo non si limita alla promozione, ma si tenterà di far entrare Airbnb nel cuore dell’esperienza delle Penne Nere che confluiranno in Lombardia:
Airbnb, attraverso l’ospitalità in casa e le esperienze proposte dagli host milanesi, punta a valorizzare lo spirito degli Alpini. Per questa ragione, si terranno momenti di incontro e formazione tra alpini ed host, per creare un contatto tra le due comunità, e attraverso le esperienze sarà possibile guidare cittadini e visitatori alla scoperta della Milano degli Alpini.
La curiosità di questa partnership sta nell’incontro – e contaminazione – tra due mondi per molti versi lontani, che la comunicazione ha voluto in qualche modo far incontrare sui principi della condivisione e dell’ospitalità, ma che soprattutto suggerirà ad un grande numero di persone la possibilità di viaggiare sfruttando anche le opportunità dell’home sharing. Per l’ANA si tratta di un modo nuovo di immaginare l’ospitalità per i partecipanti all’Adunata (l’esperimento potrà sicuramente essere reiterato anche nelle prossime edizioni) e per Airbnb si tratta di un segmento di utenza probabilmente in molti casi lontano da questo tipo di dinamiche.
Gran parte della bontà di questa partnership si regolerà sul livello di prezzi che Airbnb sarà in grado di garantire: solo un livello edulcorato dei prezzi potrà garantire un reale incontro tra le due comunità, consentendo alle Penne Nere che ancora non si sono organizzate di poter trovare un tetto sotto cui dormire tra un evento e l’altro, prima della grande sfilata finale che scioglie le righe e rimanda all’Adunata 2020 di Rimini.
La partnership è un esperimento interessante (con tanto di esperienze dedicate da vivere in loco) che vede in Milano un laboratorio turistico a disposizione di 500 mila Alpini in arrivo. Ma se l’esperimento potrà essere ripetuta a Rimini – offrendo l’opzione Airbnb già anzitempo, quando i Gruppi Alpini di tutta Italia si organizzano con ampio anticipo – allora la partnership potrà diventare una vera e propria palestra formativa. Il cammino di Airbnb nel mondo ANA, insomma, ha un significato importante e tutto da esplorare. Che parte da Milano e che arriverà in tutta Italia, città per città, sezione per sezione, alpino per alpino.