AirBNB come Twitter: quando l'intermediario si defila

AirBNB come Twitter: quando l'intermediario si defila

AirBNB cancella le prenotazioni a Washington, comunicando di voler eliminare gli assaltatori di Capitol Hill dalla propria community.
AirBNB come Twitter: quando l'intermediario si defila
AirBNB cancella le prenotazioni a Washington, comunicando di voler eliminare gli assaltatori di Capitol Hill dalla propria community.

Per meglio comprendere quel che sta accadendo in questi giorni attorno alla figura di Donald Trump bisogna tentare di ragionare in modo più astratto ed ampio rispetto a quello che è diventato il limitativo ambito dei social network. Concentrarsi eccessivamente su questo singolo aspetto, urlando alla censura ad ogni singola decisione, porta infatti a derive come quella della falsa censura di Libero Quotidiano su Twitter, mai realmente accaduta, ma data per assodata nell’opinione pubblica dagli stracci volati da alto giornalismo e alte figure politiche. Ecco, questa è la deriva da evitare, tentando invece uno sguardo di contesto al quale, in queste ore, invita il caso AirBNB.

Social network, privati-non-privati

Quando è Facebook a defilarsi dal porsi come intermediario nel veicolare le “opinioni” di Donald Trump, allora si può pensare che Mark Zuckerberg abbia qualcosa di personale da rivendicare e spinga quindi affinché il Presidente perda un importantissimo megafono per la propria propaganda. Quando anche Twitter si defila, allora la sensazione è che ci sia l’intera Silicon Valley ad avere una qualche ritorsione da portare avanti. Se però ci si aggiungono anche Twitch, e TikTok e quanti altri, allora sembra che si sia un intero esercito di vocazione digitale a voler votare l’impeachment per Trump. Se poi è la stessa politica USA a votare un vero  e proprio impeachment, allora o si pensa al complotto mondiale contro Trump, oppure ogni singolo intervento viene ad assumere una sua dignità: la dignità della libertà di scegliere.

Ci sono due aspetti su cui siamo tutti pressoché d’accordo:

  • i social network sono entità private ed in quanto tali debbono poter deliberatamente effettuare scelte sulla propria community, sulle proprie regole e sulla propria attività;
  • i social network sono troppo grandi per poter rispondere soltanto ad esigenze private, poiché il loro ruolo è inevitabilmente social, e quindi politico ed economico.

Il difficile sta nel trovare una sintesi tra queste due considerazioni. Veniamo dunque ad AirBNB.

Cosa ha fatto AirBNB

AirBNB ha comunicato come in queste ore sta cancellando le prenotazioni effettuate nei pressi di Washington, rispondendo così agli inviti delle autorità che stanno chiedendo ai cittadini USA di non spostarsi presso la città in occasione del giuramento del nuovo Presidente. Il gruppo promette rimborsi a tutti quelli che avevano già prenotato e ogni attività ulteriore è sospesa fino al cessato allarme.

AirBNB da una parte vuole allinearsi alle necessità delle autorità locali; dall’altra vuole defilarsi dal rischio di essere stato collaborativo nei confronti di quei gruppi (milizie?) che promettono di andare a Washington per mettere ulteriore pressione su una presidenza non riconosciuta. Sebbene lo stesso Trump abbia pubblicamente chiesto “law & order”, il messaggio passato presso certi gruppi è chiaramente di altro stampo e il rischio sussiste: le immagini dell’esercito che dorme nei corridoi di Capitol Hill la dicono lunga in proposito.

“Continuiamo a lavorare assicurando che i membri di gruppi di odio non facciano parte della community di AirBNB”, spiega il gruppo rivendicando il diritto di poter scegliere i propri clienti e il tipo di utenza da proporre ai propri partner (i proprietari dei locali). AirBNB aggiunte inoltre di voler rimuovere dalla propria community quanti siano stati coinvolti nei disordini dei giorni scorsi: una scelta forte, che l’avvocato del diavolo potrebbe facilmente virare verso una interpretazione limitativa della libertà che si sostituisce alla giustizia ordinaria. Il confine tra privato e sociale è talmente sottile e sfumato che si rende inevitabilmente invisibile ad una democrazia mal allenata.

AirBNB non è un social network: è un servizio di intermediazione per la locazione di stanze o appartamenti. Il fatto che si sia defilato allarga il campo da mero “social network” ad un più ampio concetto di “intermediario”. E la domanda diventa: può un intermediario rinunciare alla propria intermediazione, oppure ha il dovere sociale di svolgere il proprio ruolo in virtù di un patto sociale stretto con la comunità? Può scegliere, o ha il dovere di delegare le scelte?

Per estensione: ad un servizio di delivery si dovrebbe forse imporre un trasporto forzato qualora si rifiutasse di portare cibo nelle ore in cui i disordini sono più probabili? Oppure si dovrebbe imporre ai taxi di essere per le strade nelle ore e nei luoghi in cui con maggior possibilità potrebbero avvenire degli scontri? L’azienda privata deve assolvere sempre e comunque al proprio ruolo sociale, oppure ha la possibilità di abdicare (ed in tal caso: quando, perché, e in che modo?).

Del ruolo sociale dell’entità privata

La risposta dovrebbe essere a sua volta estesa non solo nella tipologia dei casi presi in esame, ma anche nel tempo. Insomma: se Facebook venisse scoperto a penalizzare – senza motivazione apparente – tutti i messaggi di una certa parte politica, chiaramente ci sarebbe un problema di fondo che potrebbe oltremodo configurarsi come un attacco alla democrazia; se invece – con motivazione chiara – filtra i messaggi di un solo esponente, in modo chirurgico e legato ad esigenze di sicurezza nazionale, allora il quadro della situazione cambia. Così è per AirBNB e qualunque altro elemento di intermediazione: quando il medium si defila, ne paga anzitutto di tasca propria, ma lo fa con una scelta che va motivata e, soprattutto, circostanziata ad eventi, momenti, situazioni, contesti.

Il contesto: ecco quello che cambia. Il “con – testo” che cambia il modo in cui si può interpretare il “testo”. Se è il contesto a definire le azioni di un intermediario, e se è nel tempo che si può giudicare l’azione delle singole aziende, allora il loro ruolo sociale emerge con maggior forza e glielo si può politicamente imporre anche con maggior radicalità. Quando invece ci si sofferma sulla singola scelta, tutto appare tutto più confuso. E non se ne esce.

Fonte: AirBNB
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Pubblicato il
14 gen 2021
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