La creatività è un’arma molto importante quando tutte le strade tradizionali sono bloccate. Solo la creatività, infatti, poteva trasformare Airbnb in un sistema di pagamento in grado di trasformare in abbraccio di conforto, monetizzando la solidarietà attraverso iniezioni dirette nelle tasche degli ucraini.
Mentre tutto il mondo sta raccogliendo fondi per aiutare la popolazione ucraina sotto assedio, aiutandola nel suo incredibile sforzo di resistenza all’attacco dell’esercito russo, c’è chi ha voluto tentare una strada breve e accelerata, senza passare per alcuna sigla di mediazione. Ovviamente consigliamo a tutti di effettuare le proprie donazioni utilizzando uno di questi canali ufficiali, ma al tempo stesso è doveroso segnalare quanto testimoniato da Mashable e da una serie di post comparsi sui social in queste ore.
Airbnb per aiutare
Tweet come questi, ad esempio:
HOW TO HELP – just booked a Kiev AirBnb for 1 week, simply as a means of getting money directly into the hands of Kiev residents. It's really cheap and can make a small difference right now. Please share this idea #Ukraine #Russia #StopWarInUkraine #StopPutinNOW #UkraineRussiaWar pic.twitter.com/7yQDLYRkph
— Mario Di Maggio (@SeniorSciComm) March 3, 2022
Persone che cercano un Airbnb a Kiev, lo prenotano, quindi mandano un messaggio per comunicare che – ovviamente – non pernotteranno presso la casa messa a disposizione. Hanno fatto ciò, semplicemente, per far arrivare immediatamente una cifra specifica in tasca agli host locali. Gli hashtag contro Putin e contro la guerra accompagnano questo tipo di messaggi, aggiungendo un importante “no fees” successivo:
Just booked one Airbnb for one night (tonight) in Marienpol, Ukraine. Sent a msg that I obviously would not be there but to randomly help and that I hoped they could keep safe. Maybe stupid abut it is a risk worth taking for a small amount. No fees #Ukraine #AIRBNB
— Al Titude (@AlexTagger) March 3, 2022
Airbnb ha immediatamente chiamato a raccolta gli host dei Paesi limitrofi all’Ucraina per offrire ospitalità temporanea ai rifugiati. In seguito il gruppo ha chiuso le proprie attività in Russia, schierandosi apertamente contro l’iniziativa firmata da Vladimir Putin. Ora, a propria insaputa, Airbnb si trova a diventare anche portafoglio involontario per le transazioni dirette agli host locali.
Just made a booking – great idea. Just got this message back from the host.. pic.twitter.com/bL6W3KS1an
— John Mitchell (@seagullsmitch) March 3, 2022
Se in tempi normali tutto ciò non sarebbe concesso, in questa parentesi bellica non ci saranno molto probabilmente controindicazioni e il fenomeno (ovviamente ridotto nei volumi) sarà tollerato. Resilienza e creatività possono andare a braccetto, diventando cifra di resistenza a colpi di tweet e di finte vacanze nella bella Kiev che fu.