Già da un primo sguardo alla homepage di Airbnb si può comprendere quanto la piattaforma consideri importanti i viaggi di lavoro, messi in evidenza da un grande banner al centro della pagina principale e oggetto di un apposito filtro nel sistema di ricerca. Un ambito che assume oggi ulteriore rilevanza, con alcune nuove iniziative annunciate dal gruppo.
Airbnb for Work
Così Airbnb introduce le novità odierne, rivolgendosi direttamente alle aziende e ai datori di lavoro. La prima riguarda la possibilità offerta alle realtà professionali di far ricorso alle Esperienze per organizzare attività di gruppo del proprio team, con modalità del tutto simili a quanto avviene per chi desidera programmare la propria vacanza. Si va dalle lezioni di vela ai corsi di cucina accompagnati da uno chef stellato solo per fare un paio di esempi.
La seconda novità fa invece riferimento a quegli alloggi già inseriti nel database di Airbnb che presentano caratteristiche adatte a ospitare meeting e conferenze. In altre parole, Airbnb si pone come intermediario per scovare e prenotare gli spazi migliori in cui ambientare gli incontri professionali. Infine, la terza feature inedita consente alle società di trovare una sistemazione temporanea per i nuovi dipendenti e per quelli che sono soggetti al trasferimento in una nuova sede. Questo un estratto dall’annuncio sul sito ufficiale.
In un contesto altamente competitivo come è oggi quello legato alla ricerca dei talenti, una volta ingaggiati i migliori dipendenti vorrete tenerli stretti. Gli spazi in cui le persone trascorrono il loro tempo lontano dall’ufficio fa una grande differenza. Ambienti anonimi per le conferenze non sono motivanti e non stimolano la creatività. Al contrario, stanze rilassanti e spazi produttivi aiutano a connettersi e collaborare, a raggiungere gli obiettivi di squadra in modo efficace.
Un business in crescita
La sezione di Airbnb dedicata ai viaggi di lavoro e d’affari è stata introdotta nel 2014 e da allora ha fatto registrare una costante espansione del proprio business, tanto da arrivare oggi a generare il 15% delle prenotazioni totali effettuate attraverso la piattaforma. L’incremento più significativo, pari al 300% circa, è stato registrato tra il 2015 e il 2016 così come tra il 2016 e il 2017. Attualmente oltre 700.000 aziende di tutto il mondo si rivolgono al servizio per pianificare gli spostamenti del proprio personale. Non stupisce dunque il lancio di nuove iniziative che vanno in questa direzione.
Il gruppo si trova anche a dover fare i conti con alcune spinose questioni: le più importanti riguardano l’opposizione esercitata da parte delle associazioni di categoria che rappresentano le attività alberghiere più tradizionali (anche in Italia) e l’ultimatum della Commissione Europea inerente i rapporti con gli utenti al fine di tutelare questi ultimi da pratiche ritenute lesive per il consumatore.