Così come l’intero settore di viaggi e turismo, lo scorso anno anche il business di Airbnb ha pesantemente risentito delle misure restrittive imposte a livello globale nel tentativo di contenere la diffusione di COVID-19. Ora la piattaforma sembra pronta a ripartire e i segnali positivi di ripresa si stanno già avvertendo, grazie soprattutto all’efficacia della campagna vaccinale portata avanti, seppur con metodologie e ritmi differenti, in tutto il mondo.
Airbnb in ripresa, grazie anche all’efficacia dei vaccini
A renderlo noto i dati riportati nella relazione sull’ultima trimestrale. Già nei primi tre mesi dell’anno è stata registrata una crescita del 52%, muovendo un volume di prenotazioni per 10,29 miliardi di dollari, ben oltre i 6,93 miliardi stimati dagli analisti. Per il periodo aprile-maggio-giugno è attesa una ulteriore impennata verso l’alto per tornare ai livelli del 2019.
Per gli ospiti dai 60 anni in su, tra i primi a beneficiare della distribuzione dei vaccini negli Stati Uniti, le ricerche per i viaggi estivi sulla nostra piattaforma sono aumentate di oltre il 60% tra febbraio e marzo 2021.
I primi segnali incoraggianti sono giunti dal Regno Unito, dove già nel mese di febbraio il governo ha pianificato un’uscita dal lockdown. Una dinamica destinata a riproporsi negli altri paesi, man mano che le istituzioni decideranno per un graduale allentamento delle misure restrittive potendo contare sull’efficacia della campagna di vaccinazione.
Tra le ultime novità introdotte dalla piattaforma anche quella che permette di eseguire una ricerca con date flessibili (nello screenshot qui sopra). L’obiettivo è duplice: fornire a chi viaggia una più ampia libertà di scelta e a chi propone gli alloggi la certezza che le proprie inserzioni godranno di una maggiore visibilità.