AirPods Pro 2: Apple ha sospeso parte della produzione

AirPods Pro 2: Apple ha sospeso parte della produzione

Ming-Chi Kuo fa sapere che Apple ha sospeso parte della produzione degli AirPods Pro 2 a causa di alcuni problemi in fase di realizzazione.
AirPods Pro 2: Apple ha sospeso parte della produzione
Ming-Chi Kuo fa sapere che Apple ha sospeso parte della produzione degli AirPods Pro 2 a causa di alcuni problemi in fase di realizzazione.

Apple ha presentato e lanciato da pochissimo sul mercato gli AirPods Pro 2, ma a quanto pare è già tempo di sospendere la produzione, sebbene il motivo no sia da ricercare in un calo della richiesta, come recentemente accaduto per iPhone 14 Plus. L’analista Ming-Chi Kuo, infatti, fa sapere tramite una serie di tweet che il fornitore cinese Goertek è stato incaricato di interrompere il processo produttivo dei nuovi auricolari a causa di alcuni problemi che si sono presentati in fase di realizzazione.

AirPods Pro 2: produzione sospesa per alcuni problemi

Al momento, non è chiaro quando Goertek potrà riprendere la sua attività e se i problemi riguardano pure gli AirPods Pro 2 che sono stati già immessi sul mercato. Ad ogni modo, per colmare lacuna creatasi, Luxshare ha provveduto ad ampliare la produzione degli auricolari e attualmente costituisce il fornitore esclusivo degli stessi.

Considerando la situazione, Ming-Chi Kuo informa che almeno per le prossime settimane, in attesa che Luxshare riesca ad ottimizzare i quantitativi della nuova produzione, potrebbero esserci dei problemi di reperibilità degli AirPods Pro 2 (attualmente continuano però ad essere ordinabili senza difficoltà, pure su Amazon con consegna immediata), ma qualora così fosse la cosa dovrebbe risolversi nel giro di breve tempo.

Nonostante tutto, Ming-Chi Kuo ritiene che l’azienda della “mela morsicata” spedirà un enorme quantitativo dei suoi auricolari Pro di seconda generazione negli ultimi mesi del 2022, per la precisione di parla di circa 20 milioni di unità. Considerando l’avvicendarsi del Black Friday e soprattutto delle festività natalizie, ovvero i periodi in cui gli utenti spendono notoriamente di più, la cosa non costituisce tuttavia una grandissima sorpresa.

Fonte: iMore
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Pubblicato il
9 nov 2022
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