È il solito Mark Gurman di Bloomberg ad anticipare quelle che, con tutta probabilità, saranno le prossime novità introdotte da Apple sul fronte AirPods: tra queste, il lancio di un modello con supporto nativo allo standard USB-C, andando così incontro alle imposizioni europee dicendo addio a Lightning. Nessuna tempistica precisa né conferma, ma l’indiscrezione condivisa dall’analista sembra essere fondata.
USB-C e altre novità nel futuro di Apple AirPods
Nonostante l’accoglienza iniziale non propriamente entusiasta, trascorsi sette anni del debutto, gli auricolari wireless della mela morsicata costituiscono oggi uno dei prodotti più remunerativi per il gruppo di Cupertino. Fondamentali per il business della divisione Wearables, Home and Accessories (che ha fruttato 41 miliardi di dollari nel 2022), dovrebbero poter accogliere sensori per la misurazione della temperatura corporea, così da diventare a tutti gli effetti un dispositivo in grado di effettuare il monitoraggio della salute, al pari di un Apple Watch.
I tecnici sono al lavoro anche per implementare una sorta di test per l’udito, eseguito attraverso la riproduzione di suoni a differenti frequenze e volumi, così da poter eventualmente consigliare agli utenti di rivolgersi a uno specialista in caso di anomalie. Una funzione già svolta da applicazioni di terze parti come Mimi, ma che potrebbe trovare posto nel software di sistema.
Restando in tema, a Cupertino si sta studiando il modo più efficace per proporre AirPods in qualità di apparecchio acustico, un segmento di mercato dalle grandi potenzialità, grazie anche a un allentamento delle regole per la vendita di questi dispositivi introdotto lo scorso anno oltreoceano dalla Food and Drug Administration.
Gurman prevede inoltre la commercializzazione di modelli più economici, per andare incontro a ogni esigenza di budget. Ancora, è prevista un’integrazione stretta con il Vision Pro che farà il suo esordio sul mercato nel 2024.