C’è stato un tempo, non molto remoto, in cui Apple ha considerato di lanciare sul mercato AirPower, un tappetino di ricarica wireless progettato per iPhone, Apple Watch e AirPods. L’accessorio venne annunciato ufficialmente a settembre 2017, le vendite sarebbero dovute essere avviate nel 2018, ma in realtà ciò non è mai accaduto e il progetto è stato annullato (o forse non del tutto) nel 2019 a causa di problematiche varie e il prototipo recentemente emerso evidenzia anche il perché.
AirPower: un prototipo evidenzia il perché del fallimento
Andando più in dettaglio, un prototipo di AirPower funzionante fin dall’inizio del suo sviluppo, ottenuto dal leaker e collezionista di prototipi “Kosutami”, conferma alcuni gravi problemi tecnici del tappetino di ricarica, come dispositivi che bruciavano o si scioglievano quando posti sul pad per diverso tempo.
Il prototipo presenta 15 bobine di ricarica, a differenza delle revisioni successive che ne avevano fino a 22, lasciando piccoli spazi tra di loro. Come altri prototipi AirPower emersi in passato, l’unità non dispone del guscio esterno bianco con cui Apple avrebbe commercializzato il dispositivo, mettendo ancora più in risalto i suoi circuiti interni.
Kosutami ha scoperto che quando i dispositivi sono allineati esattamente con una delle bobine di ricarica AirPower si carica in maniera costante a bassa tensione e senza problemi termici, ma con un posizionamento errato il tappetino di ricarica diventa estremamente caldo e può persino lasciare segni di bruciatura sui dispositivi e infatti custodia di ricarica degli AirPods Pro del leaker ha iniziato a sciogliersi durante la ricarica su AirPower.
Il fatto che dispositivi e bobbine debbano essere posizionati in maniera precisa vanifica quasi del tutto lo scopo dell’accessorio, cosa a cui il colosso di Cupertino ha successivamente rimediato con la tecnologia MagSafe.